Angelo dalla pelle chiara

Quella pelle che è talmente chiara da divenire diafana,
da lasciare intendere tutto, ma è proprio così che rimani sempre un mistero.
Sei inspiegabilmente calma, mentre dentro te è tutto un caos,
sei terribilmente agitata quando va tutto bene,
per il semplice fatto che per te non c’è mai niente che vada bene.
Piangi piano, con pudore, silenziosa, pensando di dover far sempre meglio.
Ti guardo e mi convinco sempre più che sei un Angelo, un angelo dalla pelle chiara.
Un angelo immerso nelle fiamme dell’inferno, che ascolta le strazianti urla con le sue delicate orecchie e guarda i favolosi disastri con occhi tersi e lucidi.
Fai tutto questo, restando invisibile e soffri, soffri tanto e lo fai in un paradossale silenzio ricolmo di pudore.
Sei invisibile, ma io ti guardo e scorgo te: l’Angelo dalla pelle chiara.
Scrivi ciò che provi, quelle rare volte in cui provi qualcosa che ti trasmetta una sensazione forte, una sensazione travolgente e chiassosa, ma scrivi in silenzio, furtivamente, come di nascosto.
Scrivi, semplicemente scrivi parole in cui ci sei tutta tu: tu con i tuoi sensi di colpa, tu con il tuo incolmabile vuoto di una dimensione surreale,  di un qualcosa di cui non conosci nemmeno l’esistenza…
Semplicemente scrivi della tua vita, una vita messa in discussione fin troppe volte e che finalmente hai deciso di vivere appieno, piangi e scrivi, vivi e scrivi, scrivi per vivere di più!
Scrivi di nascosto come se stessi peccando, come se fosse la cosa sbagliata da fare al momento inadatto, com’eri solita pensare tu, o mio dolce Angelo.
In fondo, sapevi che quella per te era una trasgressione: uscire dagli schemi, esprimere quest’animo confuso, annebbiato, quest’animo che non era poi così chiaro come te,  trasparente come la tua pelle.
Un animo ingarbugliato, contorto e quasi malvagio…
Un animo che per te era uno scrigno da custodire, da trattare con cura, un dono prezioso dall’Alto!
Un animo incomprensibile agli occhi degli altri, non decriptatile!
Perché tu in fondo, Angelo mio, sei proprio così: impenetrabile e rara allo stesso tempo, da non poter essere compresa da nessuno.
Sei l’acqua del deserto, sei l’altra faccia della Luna, sei un profumato fiore in un campo arido, argilloso.
Sei semplicemente tu, Angelo dalla pelle chiara.
Ed io più ti osservo, più mi sembra di contemplarmi in uno specchio e più ti sento presente qui accanto a me, dentro di me.

Clarissa Digiacomo I C Scientifico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)