Genova, Ponte Morandi: catastrofe a livello internazionale

Sono 145 le persone offese, tra familiari delle vittime e feriti, dal crollo del ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto in cui hanno perso la vita 43 persone.

Dalle indagini intanto emerge che già a partire dal 2013 ad Autostrade erano arrivate le prime allerte sullo stato di ammaloramento del viadotto.

Successivamente, da uno studio del  Politecnico di Milanoerano state segnalate anomalie da approfondire e avevano suggerito la progettazione di una serie di sensori per monitorare costantemente il Ponte. Gli investigatori stanno controllando gli studi preliminari che poi hanno portato, nel 2017, al progetto di miglioramento sui piloni 9 e 10. Gli inquirenti vogliono capire se gli allarmi furono interpretati correttamente e se non vennero sottovalutati alcuni aspetti.

Tra gli aspetti sotto analisi anche le tecniche e il materiale usato per la realizzazione della struttura. Il procuratore Cozzi ha spiegato che vuole verificare se il progetto realizzato dall’ingegner Morandi sia poi stato eseguito secondo le indicazioni e se sia stato usato il materiale giusto.

Nel momento del crollo le telecamere erano spente; in seguito sono stati trovati i video del crollo che aiuteranno a scoprire la verità su cosa è veramente successo.

Per adesso ci sono molte ipotesi su come potrebbe essere crollato: uno dei tiranti potrebbe essersi spezzato causando  il crollo del pilastro;

Rottura di un tirante

Si presume che su piattaforme che servivano per la ristrutturazione del pilastro c’erano bombole di acetilene che colpite da un fulmine sarebbero esplose.

I pilastri dei ponti hanno 5 gradi di pericolosità, quello crollato era di pericolosità 3 quello ancora in piedi ,invece, 4 su 5.

Macerie del ponte

Dopo il disastro sono stati trovati degli espedienti per consentire ai veicoli di circolare e non immobilizzare del tutto la città, che di fatto risulta divisa in due.

Tra le conseguenze del crollo vi è l’aumento degli incidenti dovuti alla nuova viabilità.

Autostrade per l’Italia dovrà trovare una casa alle persone che abitavano sotto.

La Società Autostrade si rifiuta di assumersi tutte le responsabilità e quindi di risarcire le vittime delle tragedia, tra le quali i lavoratori dell’area colpita dalla catastrofe.

Tawsin Md Sha, Chiara Boccardo
Cl. 2A, scuola media Serra