Bullismo e cyberbullismo, due fenomeni correlati

Giorno 25 ottobre, nella nostra scuola, abbiamo incontrato una giornalista dell’agenzia di stampa Dire che ci ha parlato del bullismo e del cyberbullismo.

CYBERBULLISMO:  è praticato con apparecchi elettronici (computer, cellulari, tablet).

BULLISMO: è praticato dai ragazzi realmente, alzando  le mani oppure a voce con insulti  o minacce.

Ecco una storia sul bullismo.

Fabio era un bravo studente che amava lo studio anche se, qualche volta, veniva preso in giro da alcuni suoi compagni di classe. Questa situazione non era molto gradita ai professori perché un ragazzo del genere non poteva essere trattato in quel modo.

I bulli della scuola si chiamavano Federico e Tonio che, a differenza di Fabio, odiavano studiare. Dicevano che la scuola non era fatta per loro. Si divertivano a fare scherzi e dispetti ai  più  bravi come Fabio. Un giorno la prof. di italiano consegnò le verifiche agli alunni; Fabio prese 10, mentre Tonio e Federico ebbero 4. Arrabbiati per il loro voto e invidiosi per quello di Fabio,  durante la ricreazione, lo presero in giro chiamandolo secchione e minacciandolo: -Oggi i compiti non li faremo noi, ma sarai tu a svolgerli per tutti e due.

Fabio spaventato dai bulli accettò senza discutere, però l’indomani si lamentò con la prof. pensando quello che aveva fatto non era per niente la cosa giusta: – Prof.- disse- ieri Tonio e Federico si sono messi d’accordo per bullizzarmi, mi hanno detto che se non avessi fatto i loro compiti mi avrebbero picchiato.

-Tranquillo Fabio, parlerò io con loro due.

La mattina seguente, la preside convocò i due bulli e disse loro di chiarire con Fabio e di chiedergli scusa. In ogni caso, convocò i loro genitori e li sospese per due settimane. Federico e Tonio furono messi in punizione anche dai loro genitori, per  tre settimane.

I bulli, pentiti, chiesero scusa a Fabio che le accettò. Federico, Tonio e Fabio diventarono amici per sempre.

Il bullismo è un fenomeno popolare che si sta diffondendo in tutti i luoghi, soprattutto nelle scuole.

Il bullismo non serve a niente.

DEDICATO A COLORO CHE SONO STATI ALMENO UNA VOLTA VITTIME DI BULLISMO E CHE SONO STATI IN GRADO DI PERDONARE.

Alessio Zuccarello, Gabriele Pittera, II A