Pubblichiamo un lavoro realizzato dalla classe IV della Scuola Primaria “Giovanni XXIII”, IC Campomorone-Ceranesi.
Quest’anno, in occasione del giorno della memoria, i docenti hanno progettato un’attività didattica che, partendo da un’analisi sintetica della “Shoa”, focalizzasse l’attenzione della classe sugli aspetti maggiormente significativi per il vissuto degli alunni: la discriminazione di esseri umani ritenuti “diversi” e per questo non riconosciuti come fruitori di diritti e per tale motivo perseguitati dal regime nazifascista.
L’introduzione dell’argomento è avvenuta attraverso la lettura di alcune pagine di un testo per bambini che propone la storia di Anna Frank utilizzando un linguaggio chiaro e molte immagini (Anne Frank, Josephine Paole/Angela Barnet, Emme Edizioni).
La storia di Anna è stata contestualizzata in un preciso periodo storico e a tal proposito è stato proiettato un documentario storico trasmesso diversi anni fa in tv…
La visione del documentario è stata integrata dagli interventi dei docenti in risposta alle numerose domande poste dagli alunni.
La classe ha prestato massima attenzione.
A seguito della proiezione è stata proposta un’attività pratica finalizzata alla riflessione personale sul concetto di “diversità” come caratteristica che accomuna tutti gli individui.
Ad ogni alunno è stato chiesto di raccontarsi evidenziando i propri punti di forza e le proprie debolezze quindi la propria “diversità”.
I testi sono stati condivisi dal gruppo classe attraverso la lettura ad alta voce dopodiché gli insegnanti hanno dato rimandi positivi e accentanti rispetto a quanto emerso.
Infine ogni alunno ha ricevuto un cartoncino ispirato alla Stella di David, sulla quale ognuno ha trascritto il proprio pensiero in maniera spontanea e genuina.
La stella ha richiamato metaforicamente il cielo pertanto la classe ha deciso di realizzare un cartellone atto a simboleggiare un cielo nero illuminato da stelle luminose, brillanti, diverse per colore.
“STELLE DIVERSE, STESSO CIELO”è il titolo che esprime la sintesi del percorso.
Nella parte inferiore del cartellone è stata riportata una scritta che, solo nella forma, ricorda i cancelli di Auschwitz, lo spazio è stato riempito con le parole che garantiscono la tutela delle “diversità”: libertà, rispetto, tolleranza, pace, diversità, dialogo, ascolto.
Il filo spinato, tristemente presente nei lager, circonda la scritta trasformandosi in una sorta di “bandiera della pace” a protezione dei valori che contiene.
Cogliere la “diversità” come valore positivo ci permette di trasformare un cielo scuro in una luce abbagliante ed un filo spinato in un “filo guida” in grado di orientare il nostro agire comune verso l’accoglienza ed il rispetto di ogni essere umano.
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario”. (Primo Levi)
Il compito di ognuno di noi è conoscere per non dimenticare e agire ogni giorno cogliendo in ogni individuo la sua preziosa originalità.
Questo breve ma profondo viaggio si sta spostando ai giorni nostri con la lettura di “Wonder”: una storia che tratta di un bambino con una deformità inizialmente etichettato per il suo aspetto e successivamente apprezzato per la sua unicità. Le tematiche dell’accettazione positiva, del bullismo e dell’amicizia si intrecciano per aprire la strada a nuove discussioni in classe.
Il team docenti
Marco Favia
Elena Maroglio
Viviana Bosch