Calcio: intervista ad un’appassionata di calcio

Al giorno d’oggi, sempre più ragazze seguono il calcio. Ma lo fanno per reale interesse o per altro? Abbiamo ascoltato il parere di Miriam Maugeri di IV DL del liceo scientifico Boggio Lera, che ci ha raccontato il suo punto di vista.

Ti ritieni una vera appassionata di calcio?

Sì, tifo Juventus e in generale sono appassionatissima della serie A, però guardo anche altri campionati come,  la Liga che mi piace un sacco e la Bundes.

Quanto tempo dedichi al calcio in tv?

 Ogni settimana guardo la partita della Juventus, 90 minuti volano solo così. Poi se ci sono altre partite più importanti, soprattutto di serie A, le guardo. Se c’è la Champions non ne parliamo o la Coppa Italia. Nel fine settimana almeno 6 ore volano, invece durante la settimana se c’è la Champions altre 2 orette.

Ti è mai capitato di sentirti discriminata o neanche presa in considerazione da qualcuno perchè sei una ragazza che segue il calcio?

Si, un sacco di volte. Capita sempre che i ragazzi non prendano in considerazione una ragazza che parla di calcio. Partono subito dal pregiudizio che lo faccia per attirare l’attenzione. Quindi sì, capita spesso, praticamente tutti i giorni.

Quali credi che siano le cause di questi pregiudizi?

Lo sport è sempre stato visto come qualcosa che appartiene ai maschi. Però c’è anche da dire che molte ragazze fomentano questo pregiudizio, perché in molte, pur di ottenere un po’ di visibilità, si mettono a parlare di argomenti che non conoscono realmente. Questo causa discriminazioni nei confronti delle appassionate di calcio. Di base, c’è che si pensa che lo sport sia di pertinenza degli uomini.

Andrea Trovato Monastra, IV DL