Un Domani – Racconto

In una notte buia e tempestosa un ragazzo di nome Jack stava passeggiando con l’ombrello in mano, ad un certo punto passa un furgone nero con dei graffiti; andava talmente veloce che lo schizzò tutto di acqua di pozzanghera e buttarono fuori una bomba. Jack non se ne accorse, la bomba era impostata per esplodere tra un’ora.
Mezz’ora dopo si scatenò un tornado, portò via tutto, la bomba era attiva ma era già passata un ora, quindi poteva esplodere da un momento all’altro.
Il giorno dopo Jack era all’avventura per scoprire dove si trovasse il furgone, però i suoi genitori non volevano che uscisse di casa. Alle 17:30 scoppiò la bomba, si distrusse tutta la città e i genitori di Jack morirono, Jack era molto triste, andò alla ricerca del furgone; dato che credeva che fossero stati loro, cercò e cercò per tutta la città, non lo trovava, stanco si prese un caffè all’unico bar che era rimasto; alla finestra vide il furgone, lasciò i soldi sul tavolo e lo inseguì.
L’inseguimento lo condusse per una via isolata: gli uomini scesero dal furgone e Jack gli inseguì di sottopiatto, entrarono in un edificio non stabile. Iniziarono a parlare, lui ascoltò di nascosto dietro a una colonna, volevano bombardare tutta la Francia, Jack disse tutto alla polizia; gli agenti gli chiesero la targa del veicolo, e lui disse: “Non c’è problema, è JK 087 DF”. La polizia andò alla ricerca del veicolo, quando lo trovò, arrestò gli attentatori con l’aiuto della CIA.
I killer erano condannati a vita, controllarono il furgone ma niente bombe, solo armi; ma non sapevano che avevano messo una bomba nel motore e poco dopo scoppiò tutto e… non si seppe più niente di nessuno, ma una cosa era certa , la città era tutta distrutta.
K.C. / Classe V A – Scuola primaria Vittorino da Feltre di Firenze