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“The Hill We Climb”, la poesia di Amanda Gorman celebra il nuovo Presidente USA

The Hill We Climb
Il 20 gennaio, giorno dell’inaugurazione del presidente americano Joe Biden, una giovane poetessa afroamericana di nome Amanda Gorman ha letto un poesia intitolata “The hill we climb”.
Questa poesia esprime un senso di unità collettiva. Amanda chiede che ai rappresentanti politici e cittadini a condividere valori positivi come l’uguaglianza sociale, incoraggiandoli anche a combattere tutte le forme di discriminazione: “Stiamo cercando di forgiare la nostra unione con lo scopo di comporre un paese impegnato in tutte le culture, colori, caratteri e condizioni”, legge Amanda in un vero inno alla fiducia negli altri. Inoltre, per la giovane poetessa il cambio di presidenza segna un nuovo cambiamento. L’amore e la pace sono al centro del suo discorso: “La vittoria non sta nella lama, ma in tutti i ponti che abbiamo fatto”. La lama rappresenta la violenza, mentre la metafora del ponte rappresenta l’unione. Un messaggio ancora più potente, perché espresso da una donna afroamericana che diventa il simbolo di quell’merica multiculturale che sembrava essere scomparsa, durante il periodo di Donald Trump.
Lo notiamo quando dice: “Allora lasciamoci alle spalle un paese migliore di quello che ci è rimasto”.
Il titolo del poema “Hill we climb”, può essere considerato come un il cambiamento che si prefigura per gli Stati Uniti.
La scalata della collina rappresenta un percorso da raggiungere di cui l’obbiettivo è
arrivare alla cima. Quindi vuole dire che il nuovo Presidente rappresenta una rinascita. Amanda ha usato termini come “la nuova alba fiorisce”.
Ciò che si spera che accadrà in futuro sia davvero un cambiamento, perché il razzismo è un problema da sconfiggere.

Einstein disse una frase molto significativa “Esiste solo una razza, quella umana”

Federico Spartà, V Dsa