IL PRIMO PAESE EUROPEO COVID-FREE
A circa un anno dal primo caso registrato di Covid-19, L’Islanda, il 5 marzo 2021, è diventato il primo paese europeo Covid Free. Non sono infatti stati registrati nuovi casi e dunque la discesa della curva di epidemia è stata confermata. I casi positivi all’interno del paese risultavano 17, di cui 10 sottoposti all’isolamento domiciliare e 7 ricoverati in ospedale, ma fuori rischio.
A seguito del raggiungimento di questi eccellenti risultati, l’Islanda è stata messa in zona gialla dal Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Il governo ha deciso di allentare le restrizioni per la lotta al covid, considerando il responso positivo che il paese ha avuto nonostante la diffusione delle nuove varianti.
Un meritato sospiro di sollievo per l’Islanda, che dall’inizio della pandemia ha adottato misure rigide, soprattutto per gli ingressi all’interno del paese. Furono infatti sospesi durante il primo lockdown e successivamente attentamente monitorati a giugno 2020, quando fu dato il via libera. Erano necessari per entrare un tampone negativo, cinque giorni di quarantena e un secondo test per confermare la negatività al Covid.
È stato inoltre fondamentale il sostegno e la volontà dei cittadini, che hanno sempre seguito attentamente le regole restrittive.
Ora l’Islanda comincia ad aprire palestre, ristoranti e luoghi d’incontro, pur rimanendo vigile e prudente.
THE FIRST EUROPEAN COVID-FREE COUNTRY
About a year after the first recorded case of Covid-19, Iceland became the first European Covid Free country on March 5, 2021. In fact, no new cases have been recorded and therefore the descent of the epidemic curve has been confirmed. There were 17 positive cases in the country, of which 10 isolated at home and 7 hospitalized, but out of risk.
Due to the achievement of these excellent results, Iceland was placed in the yellow zone by the European Center for Disease Prevention and Control. The government has decided to relax the restrictions for the fight against covid, considering the positive response that the country has had despite the spread of the new variants.
A well-deserved sigh of relief for Iceland, which has adopted strict measures since the start of the pandemic, especially to get into the country. They were in fact suspended during the first lockdown and subsequently carefully monitored in June 2020, when the green light was given. A negative swab, five days of quarantine and a second test were required to confirm negativity at Covid.
The support and will of the citizens, who have always carefully followed the restrictive rules, was also fundamental.
Now Iceland is starting to open gyms, restaurants and meeting places, while remaining vigilant and cautious.
Pelicioni
