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Recensione dell’album musicale “Solo Tutto” di Massimo Pericolo

Alessandro Vanetti, in arte Massimo Pericolo, è un rapper italiano nato a Gallarate il 30 novembre 1992.

Esordisce il 23 gennaio 2019 col suo singolo ‘7 Miliardi’, che raggiunge ben 13 milioni di visualizzazioni. Lo si vede all’inizio del video bruciare la sua scheda elettorale, mandando un forte messaggio di denuncia sociale. Sempre nel 2019 pubblica ‘Scialla Semper’, il suo primo album, che ebbe un enorme successo. Sceglie questo titolo poiché era il nome dell’operazione antidroga che lo fece finire in carcere. Infatti, Massimo Pericolo, è finito in carcere nel 2014 per spaccio di marijuana. Questa è stata un’esperienza che lo ha profondamento colpito, e che ha peggiorato la sua già precaria stabilità mentale. Alessandro Vanetti, infatti, cresciuto nella povertà assoluta, con un padre assente e una situazione familiare complicata, ha sempre sofferto di depressione ed ansia, che è solo peggiorata col carcere.

Non avevo modo di fare le cose normali che faceva chiunque, ma nessuno riusciva a comprenderlo. Ho visto da poco Joker, il protagonista dice che la cosa peggiore delle malattie mentali è che gli altri non le vedono, tutti vorrebbero che tu ti comportassi in maniera normale. Però nessuno si permetterebbe di chiederebbe a una persona a cui manca una gamba di camminare”.

Il 26 marzo 2021 fa uscire il suo nuovo album: ‘Solo Tutto’. È un album composto da 15 canzoni:

  1. Casa nuova (feat. Venerus)
  2. Debiti
  3. Cazzo culo (feat. Salmo)
  4. Sai solo scopare!
  5. Airforce (feat. Madame)
  6. G
  7. Bugie
  8. 100K
  9. Troia (feat. J Lord)
  10. Bang Bang
  11. Fumo
  12. Beretta
  13. Solo Sex
  14. Brebbia 2012
  15. Stupido

‘Solo Tutto’ ha raggiunto la vetta della classifica italiana di Spotify, dimostrandosi un album di valore, apprezzato soprattutto dai giovani. In quest’album è presente un tema ricorrente: quello del carcere. In un’intervista dichiara:

«Per due anni non ho vissuto. Non è una cosa che posso dimenticare o far finta di aver superato. Quell’esperienza mi ha peggiorato l’ansia e la depressione, ho ancora l’incubo che mi entrino in casa e mi arrestino. Quando suona il campanello, mi prende la tachicardia perché mi ricorda le visite ai domiciliari».

“Ogni tanto tra i detenuti c’era qualcuno che voleva suicidarsi, tantissimi avevano problemi di ansia e depressione, in quei casi gli vengono somministrati gli psicofarmaci e via”.

Nella sua canzone ‘Bugie’ dice:

Un giorno di galera non ti cambia in meglio

Un giorno di galera non ti cambia in peggio

Co sta merda non riabiliti nessuno”

I testi di Massimo Pericolo sono molto espliciti e caratterizzati da una forte volgarità, che personalmente ritengo necessaria per esprimere al meglio gli eventi brutali e negativi della sua vita.

Il suo album mi è piaciuto tantissimo per via delle tematiche trattate nei suoi testi e della profondità delle sue parole, che si nasconde dietro della volgarità che non permette ad un ascoltatore disattento di recepire il messaggio dietro alle sue parole.

Non mancano poi pezzi d’amore, come ‘Troia’, ‘Stupido’ e ‘Sai Solo Scopare’, che, come si può dedurre dai titoli, parlano di un amore sofferto, incentrato solo sul sesso, che non riesce a soddisfare per davvero l’autore, che è in cerca di un amore vero e non legato al solo desiderio carnale.

Ho il cuore pieno di ghiaccio, sembra un amaro

Domani mi alzo presto, però mi scazzo a letto

Sto meglio senza un euro che senza te, lo ammetto

Se fossi tutta per me sarebbe tutto perfetto”

Consiglio a tutti gli amanti del rap di ascoltare quest’album, e anche a coloro che vogliono avvicinarsi a questo genere musicale, sempre più popolare negli ultimi anni. In questo album Massimo Pericolo parla di tutte le esperienze più importanti della sua vita, e offre interessanti spunti di riflessione, che ci portano a immedesimarci nella sua anormale realtà.

Rafael Guaraniello IIIA