eSports: una passione come lavoro

Di Giorgia Di Marzo

“Gli eSports sono complicati, devi avere abilità particolari ma sicuramente ci devi credere e provare se no non capirai mai i tuoi limiti”. Dice così il pro-player di Fifa, Raffaele Cacciapuoti, intervistato nella seconda giornata della Summer School Diregiovani, il ragazzo ha 23 anni e con la sua passione per il calcio è arrivato ad essere quarto nella classifica nazionale di Fifa19 sotto contratto con il AC Monza eSports.

Però, cosa sono gli eSports?

In italiano gli “sport elettronici” indicano il giocare dei videogiochi a livello competitivo organizzato o professionistico, che includono categorie quali giochi di strategia come il conosciuto League of Legends, giochi sparatutto con il popolare Call of Duty, giochi di combattimento e sportivi, come nel caso di Raffaele Fifa e campionati virtuali di Formula1, fornendo ai futuri giocatori contratti di lavoro da parte di squadre calcistiche e team di motorsport come la Ferrari eSports FDA e Red Bull Racing eSports.

Soprattutto in questo periodo di pandemia i giocatori sono aumentati e per intrattenere, sport come la Formula1 ha organizzato dei gran premi virtuali scegliendo per le squadre i loro piloti, sportivi e personaggi conosciuti.

Per esempio, alcuni dei presenti sono stati, i piloti Charles Leclerc e suo fratello Arthur, Lando Norris, Alex Albon, George Russell, Robert Shwartzman, Dino Beganovic e i fratelli Fittipaldi Enzo e Pietro, i calciatori Thibaut Courtois, Ciro Immobile e anche il cantante Liam Payne.

Anche nell’ambito del tennis si sono svolti degli incontri virtuali con i tennisti più famosi. Gli eSports intrattengono milioni di persone, ma vengono comunque criticati dalle vecchie generazioni e non, che non concepiscono l’dea di questi “giochi” dicono le solite frasi: “stanno sempre chiusi in casa davanti a quello schermo”, “uscendo si divertirebbero di più”, “non ci vedo niente di bello nei videogiochi, ci hanno rovinato!”

Mentre le critiche scorrono, alimentano la voglia di vincere dei giocatori che sono occupati con le competizioni aggiudicandosi il monte premio, aiutando le loro famiglie e costruendo da soli la propria carriera.