Attivismo, sul sentiero del domani. E dopo, cosa faremo?

“Quando riesci a comunicare delle cose che davvero toccano le persone, puoi anche andare fuori da quelle che sono le regole della comunicazione dei social. Alla fine, anche Internet diventa uno spazio in cui le persone possono sentirsi vicine. Usare il web pensando che le persone siano effettivamente lì davanti ad ascoltarti è forse un modo per iniziare ad utilizzarlo con una consapevolezza per cui quello che faccio e quello che dico esiste e può essere trasformato in emozioni”. Queste sono le parole di Pietro Turano, attore e attivista LGBTQ+, che, in compagnia di Giovanni Mori di Fridays For Future e Tullia Nargiso di Rete Studenti Medi, ha spiegato come divulgare e sensibilizzare temi di attualità molto complessi attraverso i social.

Questa possibilità è stata data a tutti gli studenti nella diretta del 5 luglio 2021 sul canale YouTube di Diregiovani in onore della Summer School di giornalismo organizzata da diregiovani.it e dall’agenzia di stampa Dire. Il titolo della Summer School di quest’anno è: “Cosa vuoi fare da grande? Professioni e prospettive innovative”.  Il tema della giornata di lunedì era proprio Divulgazione e Attivismo, fondamentali per la Rete degli Studenti Medi, per Fridays For Future e per la comunità LGBTQ+.  Come ha spiegato Tullia, la Rete Studenti Medi si occupa di organizzare momenti di confronto e di crescita e di affrontare le tematiche che stanno a cuore non solo all’interno delle scuole, ma anche di contesti più larghi in modo da creare una rete di confronto e di dibattito.

In fondo, è essenziale che ognuno di noi faccia la propria parte; lo stesso vale per Fridays For Future. Giovanni Mori identifica questo come un movimento assolutamente naturale e spontaneo soprattutto una volta presa coscienza del fatto che ci troviamo in una crisi climatica e, a detta di Giovanni, “la crisi è qui e ora”. Il goal di Fridays For Future è responsabilizzare una classe politica piuttosto che la singola persona poiché di base ognuno di noi sa come comportarsi affinché la crisi climatica venga sconfitta, ma c’è bisogno di agire a livello politico. Attraverso i social, la divulgazione avviene in modo rapido, con la possibilità di comunicare un unico messaggio a più persone possibili e sparse in tutto il mondo, magari usando hashtag giusti, meme, schemi e grafici oppure provando a mantenere il feed attivo con qualche giochino. Come attivista, Pietro ritiene che “oggi è impossibile non pensare che le lotte ad un certo punto si dovranno incontrare. Ciò non significa fare percorsi comuni, significa rendersi conto che gli altri stanno facendo un pezzetto di strada e che probabilmente un pezzetto di quel pezzetto bisognerà farlo insieme, contro un nemico che è uno solo.” In fin dei conti l’attivismo è proiettato al cambiamento della società e si spera, come dice Giovanni Mori, anche al cambiamento politico. La divulgazione, in qualsiasi modo venga fatta, permetterà che ciò si realizzi. 

   Alessandra Vitacca, ‘Liceo Scientifico ‘Enrico Fermi, Policoro (MT)