Il lavoro in giovane età

Con l’avvento della maggiore età, i ragazzi cominciano ad uscire maggiormente, cominciano a guidare e ad avere molte più spese rispetto a quelle sostenute fino ai momenti precedenti.
Il denaro, o quella che più comunemente viene chiamata “paghetta mensile o settimanale” che si riceve dai genitori comincia a non essere più sufficiente per sostenere le spese dei divertimenti che in quell’età ci si comincia a concedere.
Per questo motivo molti giovani iniziano a ricercare un lavoretto che possa dargli qualche soldo in più da spendere.

Le mansioni che possono svolgere gli studenti che non sono in possesso di un diploma di maturità e di una laura non sono moltissime.
Per prima cosa bisogna considerare che, frequentando ancora la scuola superiore, l’impegno può essere preso solamente durante il fine settimana, il che comporta sacrificare fortemente i momenti in cui di solito ci si prende una pausa dallo studio e ci si divertire con il proprio gruppo di amici.
Come secondo fattore problematico c’è il fatto che, sempre a causa dello studio, questo lavoro deve essere svolto durante le ore serali poiché farlo di giorno sottrarrebbe troppo tempo.
L’unica opzione che praticamente rimane è quella del cameriere o del fattorino per i ristoranti.
Entrambi sono lavori molto sottovalutati ma soprattutto sottopagati se si mettono in relazione alla fatica che richiedono.

Per svolgere ruoli lavorativi però occorrono dei requisiti necessari da possedere.
Per diventare un fattorino infatti, è obbligatorio il possesso di un mezzo proprio di trasporto, preferibilmente di un mezzo a due ruote.
La paga può essere assegnata in base alle ore svolte con uno stipendio fisso aggiungendo in alcuni casi una determinata cifra per ogni consegna effettuata. A tutto questo si aggiungono le mance che alcuni clienti danno al fattorino, ma va sottratta a carico del lavoratore la quantità di benzina sprecata per raggiungere il luogo di destinazione.

Lavorare come cameriere invece, richiede una buona capacità di relazionarsi con il pubblico, velocità nelle cose e scioltezza.
In base al rapporto ore di lavoro-stipendio, il guadagno di un cameriere è veramente misero.
Questo lavoro ha parecchi svantaggi.
Per prima cosa bisogna mettere in conto che si lavora per minimo otto ore per i ristoranti e almeno dieci per i locali che offrono sia la cena che il dopocena.
Si comincia a lavorare di pomeriggio e si finisce a notte inoltrata.
Come seconda cosa il problema più grande è che la maggior parte di questi posti richiede un’esperienza lavorativa minima già effettuata, ma nessuno ti permette di farla e soprattutto a diciotto anni è difficile da possedere.
Molti di questi locali inoltre, quasi tutti, tendono a pagare a nero i ragazzi.

La vita di uno studente che cerca di crearsi una propria indipendenza economica non è quindi una vita facile.
Bisogna rimboccarci le maniche e non dimenticare di rispettare gli impegni che hanno priorità sui ragazzi.

Isvea Caliendo