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#ioleggoperché Alla scoperta dei libri e della loro importanza

I libri sono il potere immateriale a cui tutti dovremmo dare importanza.

Il Polo Liceale Mattioli di Vasto da molti anni aderisce all’iniziativa #ioleggoperché, che si occupa di raccogliere libri a sostegno delle biblioteche scolastiche. Organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), è patrocinata dai Ministeri della Cultura e dell’Istruzione e del Merito.

#IOLEGGOPERCHÉ è la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura. Grazie all’energia, all’impegno e alla passione di insegnanti, librai, studenti ed editori, ogni anno è possibile rendere più ricche di libri le scuole italiane.

Il Polo Liceale Mattioli ha particolarmente a cuore questo progetto, sia per arricchire la biblioteca scolastica di recente ristrutturazione, sia perché i libri donati vengono inseriti nei numerosi scaffali adibiti al book-crossing, lo scambio libero di libri tra studenti. I ragazzi, felici e volenterosi di ampliare la possibilità di lettura, ogni anno, partecipano attivamente a questo progetto.

Dal 4 al 12 novembre, durante la settimana dedicata alle donazioni #Ioleggoperché, varie classi del liceo animano le librerie e le piazze vastesi, leggendo poesie, cantando versi d’autore, discutendo di letture alla ricerca di donazioni.

In particolare la 3E LS, nella giornata del 7 novembre si è recata presso la “Nuova Libreria” in Piazza Barbacani, accompagnata dalla prof.ssa Marilena Pasquini, per svolgere una lezione all’aperto con la modalità del Circle Time. Gli studenti, infatti, entusiasti hanno letto poesie e brani in prosa in cerchio, discutendone insieme alla libraia Emanuela Petroro che ha fornito spunti interessanti per discussioni e nuove letture.

Affascinati dall’amore per la lettura che traspare in ogni parola, i ragazzi hanno deciso di porre qualche domanda alla libraria Emanuela, che ha avuto il piacere di renderci partecipi della sua vita.

Da quanti anni fa questo lavoro?

“Questa piccola libreria è stata fondata nel 1978 da mia madre. Pur essendo molto piccola, passavo la maggior parte del tempo qui in libreria. Sono cresciuta tra i libri perché la passione forte di mia madre e di tutta la mia famiglia mi è stata trasmessa.”

Com’è nata la passione per i laboratori dedicati ai bambini e ai ragazzi?

“Sempre grazie a mia madre, poco dopo l’apertura della libreria, siamo riusciti ad organizzare una mostra del libro per ragazzi a Palazzo d’Avalos. Quando non siamo state più supportate economicamente, ci siamo dovute fermare per un paio di anni.”

Lei è una libraia che apprezza veramente i libri e che conosce il loro valore, se le si chiede un consiglio riesce a esprimere al meglio le peculiarità di ogni libro che possiede, e questo è uno dei motivi per cui è apprezzata da molti.

“Per consigliare un libro ci vuole esperienza. Con il passare degli anni i gusti cambiano, il modo di leggere cambia, cresce, si evolve, proprio come la musica. Ognuno di noi ha una storia, così come ogni libro, il confronto e la discussione di punti di vista diversi su un particolare libro sono motivo di fondazione di gruppi di lettura.”

Cosa ne pensa della progressiva sparizione di librerie come la sua e della diffusione dei libri nei supermercati?

“Il mercato del libro è cambiato profondamente dal 2000. Secondo me l’ingresso dei libri all’interno di supermercati e ipermercati è andato un po’ a svilire la figura del libro, perché ce ne sono tanti, sì, ma non c’è selezione.”

I giovani leggono al giorno d’oggi? 

“I giovani leggono più degli adulti. Leggerebbero probabilmente di più se fossero indipendenti finanziariamente. Ed è anche per questo che esiste “Io Leggo Perché”: per raddoppiare i volumi e creare una biblioteca d’istituto.”

“Io sono ‘quella che dà voce ai libri chiusi’, perché se nessuno li apre, loro sono là in attesa. Io dico sempre ai bambini che noi moriamo, mentre le storie sono eterne; quindi, se rimangono lì e nessuno le legge, è come se morissero.”

Grazie a quest’iniziativa i ragazzi hanno scoperto nuovi autori, sfogliando con gioia pagine di libri alla ricerca di nuove letture e nuovi interessi.

La classe è stata poi piacevolmente stupita dalla generosità dei propri concittadini che si sono mostrati volenterosi di regalare un libro o dare un libero contributo. Rapportandosi con varie persone, con caratteri, impieghi e motivazioni diverse si è presentata l’opportunità di ascoltare storie e insegnamenti di vita, soprattutto dai più anziani che con piacere hanno passato qualche minuto ad ascoltare poesie e consigliare qualche lettura.

Questo progetto ci ricorda di quanto leggere possa avere un impatto positivo sulla nostra vita, stimolando la curiosità e l’immaginazione, ma anche riflessioni in una vita frenetica dove la lettura è sempre più sottovalutata.

“Spesso mi sorprendo a filosofare sulla vita, a volere tutto subito e immaginare la necessità. Salgo sempre una grande scala scricchiolante. Ogni passo mi fa male, perché mi trattengo per abbeverare il silenzio. […] mi arrampico, ma per raggiungere cosa?”

Giulia Piccirilli

Foto di Caterina Molino