Il progetto Stra-Sicura, crescere responsabilmente

Da diversi anni nella nostra scuola si porta avanti il progetto Stra-Sicura che ha come obiettivo la responsabilizzazione e lo sviluppo di una maggiore autoconsapevolezza da parte degli alunni; questo percorso nasce dalla collaborazione fra la Polizia di Stato e le docenti Francesca Cinquina e Alba Lalli che unendo le forze hanno reso possibile la partecipazione della nostra scuola a questa iniziativa.

Il progetto è dedicato alle classi prime e si svolge nel trimestre in tre incontri; lo scopo principale di questi è la conoscenza dei rischi stradali, ma non è certo l’unico. Infatti, si propone anche l’analisi di alcuni incidenti che vengono ricostruiti e si riflette anche su come il nostro grado di attenzione possa essere alterato.

Questi propositi convergono nel rendere protagonisti i ragazzi: quelli che nel futuro dovranno essere la nuova generazione. I cittadini del domani.

L’iniziativa che la nostra scuola propone si allinea alle linee guida del Ministero dell’Istruzione; l’inserimento di corsi che riguardano la responsabilità in strada è già nelle intenzioni del Governo, che vuole rafforzare la posizione della scuola nell’educazione stradale. Noi vogliamo che i ragazzi sappiano a cosa vanno incontro, perché uccidere una persona guidando un’automobile non soltanto crea un dramma verso i familiari di quella persona, ma ci si rovina la vita.

Queste sono le parole del Ministro dell’Istruzione, rilasciate in un’intervista riportata dalla testata Orizzonte Scuola: racchiudono in modo perfetto l’obiettivo di questi percorsi, che saranno ulteriormente ampliati in tutta Italia, in ogni scuola superiore.

Il primo dei tre incontri è stato già svolto: la professoressa Cinquina ci ha accolto nell’auditorium e abbiamo iniziato a discutere su parole come responsabilità e consapevolezza; il tutto si è concluso con alcuni test che ci hanno dimostrato come noi crediamo di essere sempre attenti al massimo, ma in realtà spesso non notiamo tutto quello che dovremmo.

Noi alunni siamo abbastanza curiosi di come si svilupperà questo progetto e, dopo essere rimasti molto soddisfatti dal primo incontro, siamo impazienti di assistere anche ai prossimi due e, perché no, anche ad altre iniziative del genere.

 

Gabriele Scarpone