Le leggende dei nativi americani tra i Monti Appalachi

I Monti Appalachi sono una catena montuosa situata nella parte orientale dell’America del Nord. Le rocce che compongono questa catena si sono  formate circa un miliardo di anni fa, quando tutti i continenti erano ancora uno solo. Data la sua anzianità, i nativi americani algonchini, stanziati lungo la costa orientale, affermano che tra questi monti viva una creatura primordiale, lo skinwalker o wendigo.

Le numerose comunità che vivono in queste zone, per sopravvivere hanno dunque bisogno di seguire delle regole precise quali: non stare mai nei boschi dal tramonto all’alba, non abbandonare mai la strada segnalata, non fischiare o cantare nel bosco, non guardare attentamente tra gli alberi, chiudere sempre le tende e le serrature la notte.

Il wendigo è una creatura leggendaria che può assumere sia caratteristiche umane sia quelle di un mostro umanoide, trasformatosi da quella che una volta era una persona normale che ha praticato il cannibalismo. Dunque il wendigo è  uno spirito della fame e del freddo.  Le caratteristiche di questo essere non possono essere descritte con precisione poiché variano a seconda della tribù, ma si tratta comunque di una creatura maligna divoratrice di uomini. 

Si dice sia figlio dell’ inverno e della fame, con grandi artigli, corpo scheletrico ed emaciato, la pelle fina e grigia e le labbra assenti o almeno non sufficientemente grandi da coprire gli enormi denti; i suoi occhi sono ardenti e privi di pupille e non è raro che venga descritto o raffigurato con grandi corna da cervo.

Di grandi dimensioni, il wendigo si muove molto velocemente, ed è capace di imitare la voce umana e i versi degli animali. La sua velocità spinge a far correre la preda, che, una volta catturata, viene trascinata nella sua tana e divorata. Si dice che abbia il cuore di ghiaccio, dunque l’unico modo per liberarsi di questa creatura è scioglierne il cuore con il fuoco.

Secondo alcune fonti, il wendigo un tempo era una persona, un nativo, un cacciatore che, durante un inverno rigido, è stato esiliato senza cibo e per sopravvivere si è trasformato in cannibale. Secondo certe credenze, mangiare carne umana dà delle qualità particolari come velocità, forza e immortalità.    Il wendigo sicuramente è stato pensato come deterrente contro il cannibalismo dalle tribù che vivevano nella parte più settentrionale del Nord America e che quindi si trovavano ad affrontare inverni particolarmente lunghi e rigidi con scarse risorse alimentari. L’aspetto scheletrico e deforme, unito al fatto che si nutra, oltre che di carne umana, di muschio, licheni e altri cibi considerati normalmente non commestibili, sembrerebbero tipiche conseguenze della malnutrizione. 

Oltre al wendigo c’è anche lo Sheepsquatch, una creatura quadrupede dalle dimensioni di un orso, con pelliccia bianca simile alla lana. La sua testa è lunga e appuntita, con denti aguzzi. Sopra la testa ha due corna di caprone. Questa creatura è stata avvistata ben quattro volte: nel 1994, un ex marinaio ha visto un essere bianco che, dopo aver distrutto molti alberi al suo passaggio, si è inginocchiato a bere in un torrente per poi proseguire eretto su due zampe. Nel 1995, una coppia che guidava vicino alla catena montuosa vide una grande bestia bianca seduta nel fossato lungo la carreggiata. La coppia si era fermata per dare un’ occhiata, ma è stata attaccata. Fortunatamente è riuscita a scappare. Nel 1999, un paio di campeggiatori vennero inseguiti di notte proprio da questa creatura. Nel 2015, altri campeggiatori stavano passeggiando per i boschi e uno di loro vide uno sheepsquatch su una collina; nemmeno il tempo di avvisare i suoi compagni, che la creatura corse e tutta velocità verso di loro. I campeggiatori riuscirono a scappare e avvisare gli abitanti per metterli in sicurezza.

Si racconta anche del Grassman, un ominide bipede, molto simile a un gorilla e molto aggressivo. La sua altezza è di circa sette piedi, il suo peso varia dalle 350 alle 500 libbre.  Ha occhi piccoli e profondi, di un colore tendente al rosso. Non ha collo, ma braccia e spalle larghe. 

Da non trascurare l’ uomo falena, una creatura metà uomo e metà falena, alta circa 2 metri, con occhi rossi e molto distanti tra loro. Ha gambe umane e ali con un’apertura di circa tre metri. Dagli avvistamenti emerge che emette suoni simili a ronzii metallici in volo. É stato avvistato nel mese di novembre del 1966. Una coppia di sposi si era fermata con la macchina perché aveva notato due lucine rosse. Guardando un po’ più a fondo, la coppia si accorse che era una creatura gigante. La sera seguente, degli amici degli sposi, videro questa creatura nel giardino della coppia. 

Tutte le apparizioni delle creature dei monti Appalachi, sono state documentate nel programma Mountain in Monsters, un programma televisivo statunitense, con protagonisti un gruppo di sei cacciatori che fanno parte del team Appalachi Investigators of Mystérious sighting . Durante le puntate, i protagonisti cercano di scovare creature non identificate sui monti Appalachi. Gli episodi sono in totale 79, con la durata di 45 minuti per quelli normali e 85 per quelli speciali. 

                                         Giulia De Simone