C’era una volta un detective un po’ fifone che si chiamava Peter. La polizia gli aveva assegnato un caso molto importante di cui lui era tutto contento ma non aveva fatto i conti con il suo lato fifone. Andò a casa e, tutto contento, riferì a tutta la famiglia dell’incarico avuto. La sera andò a cercare indizi dove era avvenuto l’omicidio, un posto auto abbandonato e pieno di ragnatele. Peter aveva una paura terribile, però, facendosi coraggio, entrò e trovò delle impronte che lo portarono fino al corpo della vittima. I passi poi continuavano fino ad una casa il cui aspetto era quello di tutte le case, ma aveva dei particolari un po’ strani, quasi sospettosi. Era tutto buio e Peter sentì dei rumori molto, molto strani. Peter aprì una porta, vide una persona che iniziò a correre e pensò che fosse l’assassino.
Lo rincorse fino a quando il presunto assassino si fermò ma questi puntò la pistola contro Peter che però riuscì a strappargliela, gli mise le manette e lo portò in galera. Tutto orgoglioso, festeggiò l’impresa con la famiglia e continuò la sua vita felice e contento.
Scuola Primaria Vittorino da Feltre di Firenze