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Il Palazzo dei Normanni ospita gli artisti del Novecento italiano

Il 2 Maggio 2017 i miei compagni di classe ed io, insieme alla professoressa Coci e alla professoressa Ferraro, siamo andati a vedere una mostra di quadri del novecento a palazzo Reale. Si trattava di un’ esposizione di sessanta quadri e otto sculture di quarantaquattro artisti diversi considerati i principali delle loro correnti di riferimento. Da qualche tempo sono aumentati i controlli di sicurezza e infatti prima di entrare siamo dovuti passare sotto ad un metal detector per controllare ciò che avevamo addosso e negli zaini. Quando siamo entrati abbiamo iniziato il percorso stabilito e per prima cosa abbiamo visto e letto tutte le biografie degli autori che hanno dipinto i quadri; dopo aver “conosciuto” gli artisti, abbiamo proseguito il percorso e  visto tantissimi dipinti diversi che ritraevano paesaggi astratti, ritratti, collage ed erano presenti anche alcune sculture. Una delle opere che mi hanno colpito di più è stata ” L’isola dei giocattoli” di Alberto Savinio, dipinto nel 1930, olio su tela,  grande 80×110, questo quadro aveva uno sfondo molto scuro che ricordava un po’ il mondo degli adulti sempre tristi e depressi, ma in primo piano mostrava un isolotto formato da giocattoli con colori molto accesi vivaci e contrastati fra loro che ricordavano l’allegria e la vivacità dei bambini. Un’ altra tela  che mi ha colpito molto è stata il collage “belvedere” di Giulio Paolini, dipinta nel 2006, grande 82×64, dove venivano sovrapposte, su uno sfondo blu, delle immagini di pianeti, e di un orologi. Un’ altra tela molto bella che mi è particolarmente piaciuta è stata “Concetto spaziale-attese” di Lucio Fontana dipinto nel 1968 usando la tecnica dell’ idropittura su tela, era una tela interamente dipinta di rosso che però al centro riportava tre lunghi tagli netti sulla tela di colore nero; questo quadro presenta uno stato d’animo dell’ artista non precisato, ma i tagli ci suggeriscono una sorta di inquietudine dell’autore che si mescola ad un senso di squilibrio, di tensione e di movimento. Quest’opera fa parte di una serie di quadri simili che crea Fontana dando ad essi lo stesso nome concetto spaziale, infatti lui nelle sue opere mette in risalto lo spazio inteso come materia mezzo di produzione dell’opera, questo nei suoi quadri si manifesta sotto forma di tagli o di buchi che lui stesso fa sulla tela, infatti, a differenza degli altri artisti, non si limita a lavorare con il colore e con materiali diversi.

Dopo la mostra abbiamo avuto modo di visitare la Cappella Palatina dedicata a San Pietro apostolo, una basilica a tre navate che si trova all’ interno del Palazzo dei Normanni. La chiesa è molto grande, al suo interno predomina il colore oro che fa da sfondo ai mosaici bizantini che ritraggono le figure sante. Il tetto della Cappella mi ha colpito molto ed è stata la cosa che mi è più piaciuta della Chiesa; il soffitto è intagliato ed è un continuo gioco di rientranze e sporgenze che crea un bellissimo gioco di figure e una sensazione di movimento e armonia.

Questa visita a Palazzo Reale mi è piaciuta molto e credo sia stata molto utile ed interessante, soprattutto perchè mi ha dato la possibilità di vedere e conoscere bellissime opere d’arte che non sapevo esistessero.

Sofia Maria Saetta III A

I C S  Giotto Cipolla

Palermo