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“Ragazzi, ammiro il vostro coraggio”. Dopo quasi quattro mesi Mattarella torna nelle zone terremotate

Quasi quattro mesi dopo la drammatica notte tra il 23 ed il 24 agosto, il 16 dicembre, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella torna nelle zone terremotate, visitando Acquasanta Terme ed Amatrice . Il Capo dello Stato, nonostante il momento molto complicato del post-referendum costituzionale, ha voluto far visita alle scuole elementari e medie di Acquasanta Terme, esprimendo parole di ammirazione per il coraggio e la tenacia da loro mostrata in questi mesi.

Non ci lasci, torni a trovarci” hanno risposto i ragazzi, che hanno regalato al Presidente della Repubblica dei disegni, nel corso di un lavoro sulla Costituzione svolto in aula, intitolato “La Legge che vorrei”.

Mattarella ha compiuto una prima tappa ad Amatrice, dove ha partecipato ad un minuto di silenzio nel corso di una commemorazione, nel parco comunale, di fronte alla lapide dedicata alle vittime del sisma. Dopodiché si è recato nella scuola di San Cipriano, dove ha detto: “Spero di non aver disturbato la vostra lezione interrompendo la vostra concentrazione. So che questo Natale e questo Capodanno saranno molto diversi da quelli passati. In questo periodo di feste è normale che il pensiero vada ai momenti difficili e duri che avete passato. Dovete avere fiducia nel futuro: e i Natale e Capodanno nei prossimi anni torneranno ad essere belli come quelli di prima”. 

Il giorno prima, il 15 dicembre, dal parlamento è arrivato il consenso definitivo per il decreto sul terremoto, che la prima carica dello Stato ha interpretato come un “bellissimo segnale di consenso generale” e che finalmente arrivavano dei contributi reali, concreti e tangibili. Secondo Mattarella, l’emergenza del terremoto è stata percepita da tutti gli italiani, ed è servita a risvegliare la coscienza comune del Paese, che non va mai sedata, se si vuole uscire da questa situazione. 

“l’impegno deve essere continuo, duraturo nel tempo”.

Questa è la ricetta del Presidente della Repubblica per tirar fuori i terremotati dal loro incubo, che propone come principale ingrediente la pazienza, parlando della ricostruzione come un processo molto lungo nel tempo.Il Capo dello Stato non nasconde la sua preoccupazione di fronte alle macerie di Pescara del Tronto, piccola frazione di Acquasanta Terme, dove persero la vita 52 persone. “Qui la ricostruzione sarà impegnativa…” ha detto.

La visita del Presidente della Repubblica rappresenta un forte segnale da parte dello Stato. La più alta carica della nostra Repubblica non ha dimenticato le tragedie umane delle vittime e degli sfollati non appena terminato il “periodo caldo” della politica.

Mattarella parlando con i ragazzi ha però voluto esprimere anche una certa prudenza, evitando di lasciarsi andare a facili slogan, dando anche una lezione di vita e di esperienza, insieme alla speranza ed al conforto delle Istituzioni che sanno stare vicine senza però illudere con facili promesse.

di Emma Innamorati