E’ arrivato il 1984!

Di Fabrizio Baccaro  LICEO CLASSICO ISISS A.GIORDANO – VENAFRO (IS)

1984 è un romanzo distopico in cui lo scrittore George Orwell all’epoca, nel 1949, immaginava come sarebbe stato l’anno 1984. Il libro concepisce un mondo diviso in tre regimi totalitari, Oceania, Eurasia ed Estasia, perennemente in guerra tra loro. I rapporti tra queste tre dittature cambiano di continuo, un giorno l’Eurasia e l’Oceania sono in guerra, un altro sono unite contro l’Estasia, un giorno sono tutte e tre in guerra e così via; e i cittadini sono costretti a dimenticare il passato e pensare che sia sempre stato così. Orwell si concentra su Londra, sede dei vari ministeri dell’Oceania. La città ormai è completamente in mano all’IngSoc, l’unico partito presente con a capo il Grande Fratello, una figura misteriosa che comanda il tutto. Il Partito tramite teleschermi e microfoni è in grado di controllare 24 ore su 24 i cittadini e si avvale di un organo chiamato Psicopolizia per eliminare ogni cittadino che possa rappresentare una minaccia. Quella di Orwell era pura immaginazione, ma senza che ce ne rendiamo conto, oggi quel libro, riscontra molte affinità con la realtà. In Africa molti paesi sono sotto dittatura di un unico partito o addirittura di un’unica persona, non esiste libertà di parola, non esiste libertà di associazione, ogni forma di arbitrio viene vista come una minaccia e soppressa all’istante. In molti paesi anche europei politici usano la tattica del Bipensiero di cui si parla nel libro, ovvero il cambiare il passato a convenienza, raccontando fatti mai avvenuti per spingere la gente a ribellarsi, che si convince della veridicità di quelle parole, d’altronde quando un intero popolo ripete la stessa bugia questa diventa verità storica. Molti paesi che hanno conosciuto dittature estremiste in passato conservano ancora una polizia segreta di stato che controlla il popolo, da’ dei limiti al loro pensiero, dando dall’esterno una parvenza di democrazia, che si rivela invece una dittatura psicologica. Nel libro inoltre viene descritto un momento particolare, quello dei “Due minuti d’odio” in cui i cittadini inveiscono contro i traditori della patria che vengono mostrati su un grande schermo. Questo non è molto diverso da ciò che accade con le bufale su internet che spingono all’odio verso determinati personaggi di spicco. Quando arriverà una ventata d’aria fresca che porterà la vera democrazia e spazzerà ogni forma di assolutismo?