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VILLA GORDIANI, LA GIUNTA BOCCUZZI VUOLE CHIUDERE IL CAMPO DI VILLA GORDIANI

Esponenti del M5S vogliono chiudere il campo, il quartere si oppone

La maggioranza dei Cinque Stelle vuole smantellare il Campo di Villa Gordiani per adibirla al verde pubblico, infatti con la direttiva n° 18 della Giunta Boccuzzi del Municipio V di Roma hanno comunicato questa intenzione 8 maggio per la riqualificazione del quartiere romano. I cittadini del quartiere si oppongono alla direttiva.

L’impianto sportivo ha un campo in erba, la “casetta” per il bar e la segretaria e due fabbricati in lamiera per gli spogliatoi che erano stati ceduti dal municipio ad una società di gestione nel 2007 tramite bando di gara e la società permetteva ai ragazzi del quartiere a frequentare l’impianto a prezzi modici ma dopo 8 anni le attività sono cessate. A seguito di alcuni sopralluoghi effetuati dalla U.O.T. (Ufficio Tecnico) del municipio la società polisportiva avrebbe dovuto ristrutturare l’impianto e smantellare le lastre di eternit ma i lavori non furono effettuati.

La struttura ormai è stata abbandonata da due anni e l’ex giunta Palmieri aveva deliberato la riqualificazione del campo per il “calcio sociale” ma con il cambio d’amministrazione tutto ciò cambia. La volontà dei amministratori adesso è smantellarla e adibire lo spazio al verde pubblico ma contro ciò c’è una grande opposizione del quartiere e da parte di esponenti dei partiti come PD e Fratelli d’Italia, infatti il consigliere municipale dell’ex Municipio V Maurizio Politi (Fratelli d’Italia) dichiara: “La scelta di dismettere totalmente lo storico campo da calcio è l’ennesimo colpo al quartiere. Oggi stesso abbiamo depositato una richiesta di commissione sport urgente per affrontare la vicenda, sperando che il M5s in Comune non si chiuda dietro un’ideologica difesa dell’operato della Giunta municipale”. In opposizione del campo il presidente della commissione Sport comunale Angelo Diario durante un sopralluogo del febbraio 2016 dichiara: “Esiste un progetto, elaborato dal Municipio, che però non è mai stato trasmesso alla Sovrintendenza e, soprattutto, ha stimato in quasi un milione il costo necessario alla realizzazione dell’opera (che prevede, tra le altre cose, il rifacimento del campo con erba sintetica). In poche parole, questo progetto è irrealizzabile”, esponenti del PD in favore del campo dichiarano: “è evidente che si può concepire anche diversamente, a costi decisamente più bassi. Le stime fatte poi erano puramente indicative” ma per il presidente della commissione Sport comunale ribadisce: “nessun progetto che preveda la manutenzione di un campo da calcio a uso libero è sostenibile economicamente”.

Oltre all’opposizione dei esponenti partitici ci sono anche opposizioni da parte di Legambiente, infatti afferma il presidente del Circolo Città Futura Legambiente Amedeo Trolese: “Il campo di calcio di Villa Gordiani rappresenta un punto di riferimento importante per il quartiere, un luogo storico. Quella parte di Villa Gordiani è da sempre stata a vocazione sociale, sono presenti la bocciofila ed il centro anziani, ma anche il campo di basket e la pista di pattinaggio. Inoltre, le attività sportive possono, anzi devono, coesistere con i parchi“ ed attaccando la decisione della giunta dichiara “Troviamo intollerabile che questa giunta scappi dai problemi e prenda delle pericolose scorciatoie per distruggere la storia dei quartieri”.

Contro l’opposizione dello smantellamento ci sono anche i ragazzi del quartiere riuniti nella sigla “Riportiamo il calcio a Villa Gordiani” dove ne fanno parte alcuni del Collettivo Promakos e alcuni studenti medi che da oltre due anni si occupano del campo pulendolo e organizzando eventi autorganizzati per promuovere il campo e per adibirlo a spazio sociale. Un promotore delle iniziative del “Riportiamo il calcio a Villa Gordiani” di nome Francesco dichiara su RomaToday: “Stiamo creando una squadra di calcio popolare, una squadra che nasce e cresce con il quartiere, che non vuole né profitti né lucro, che vuole proporre il calcio dal basso, che vive esclusivamente con l’autofinanziamento”, avrebbe voluto partecipare al bando per l’assegnazione dell’impianto e dichiara: “A gennaio scorso abbiamo avuto un incontro con l’assessore Brunetti (alla cultura, ndr) ci avevano detto che ci sarebbe stata una gara per l’affidamento” ma il cambio dell’amministrazione cambiò tutto, il ragazzo dichiara anche: “Siamo intorno alle 500 sottoscrizioni, frutto di una campagna contro lo smantellamento che avevamo già fatto partire da tempo. Purtroppo avevamo il sentore che sarebbe andata così“

KEVIN GODITO

I.T.T. C. Colombo

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