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Chi dice più parolacce è più sincero? A quanto pare, sì

In effetti, secondo le ricerche di alcuni studiosi americani, inglesi ed olandesi, chi è più volgare appare più onesto di chi usa un linguaggio moderato e cortese. David Stillwell, capo dello studio effettuato, afferma che chi parla in modo scurrile, dato che non bada a filtrare le proprie parole, non filtra neanche i concetti che pensa e, quindi, esprime i propri pensieri così come sono.
I ricercatori, spiega Stillwell, hanno provato tre tipi di test; nel primo hanno posto a circa trecento statunitensi varie domande, soprattutto su quali fossero le parolacce più usate e su quando gli intervistati si esprimevano volgarmente… Nel secondo test hanno messo in scena una sorta di spettacolino per determinare l’onestà delle “cavie”. Il risultato è stato che chi aveva scritto di dire più parolacce nel questionario era meno bugiardo. Il terzo esperimento consisteva nell’analizzare 75.000 profili Facebook per studiare le parolacce che la gente utilizzava e come le utilizzava. Ne è emerso che più uno ne diceva più appariva onesto, anche semplicemente usando “io” e “me”, dando quindi un giudizio soggettivo.
Questo studio è stato anche utilizzato per valutare il linguaggio del nuovo presidente americano Donald Trump, che non si è certo risparmiato commenti scurrili e sgradevoli durante la campagna elettorale. A quanto pare, in effetti, le parolacce aiutano anche in politica, infatti catturano l’attenzione di un ascoltatore e lo rendono propenso a restare attento perché lo incuriosiscono, anche se spesso la volgarità finisce per offendere qualcuno. La vera sfida, secondo me, è non abusare del linguaggio “di strada” e di evitare di usarlo allo scopo di ferire il prossimo.
Viola Maestri 3C