LED colorati tra le strade di Bodegraven

Partiamo dal fatto che almeno tre persone su cinque possiedono uno smartphone. Ogni possessore utilizza l’oggetto nel modo che più gli piace, avendo a disposizione un’enorme libreria di applicazioni, una più bizzarra dell’altra, con le quali può accedere al mondo del web. C’è chi lo adopera per lavoro, chi per utilità, chi per crearsi una vita virtuale nei vari social o chi per semplice svago. Gli smartphone non li classifichiamo solo per la marca, l’uso che ne viene fatto o il tipo di applicazione che viene installata ma anche per la quantità di tempo che impieghiamo con esso. Esistono i così detti “smartphone walkers”, due parole che tradotte letteralmente in italiano significano “Cellulari camminatori”: non si parla ovviamente di cellulari che camminano, bensì di persone che tendono a muoversi a piedi, attaccate al proprio telefonino. Invece di guardarsi intorno e scoprire che potrebbe essere più bello un monumento, una piazza, un parco o quel che sia visto dal vivo piuttosto che da una foto pubblicata su un social, preferiscono rifugiarsi in quel tipo di mondo. Con questo non voglio assolutamente dire che siano sempre oggetti superflui. Da adolescente che sono penso che uno smartphone sia utile per molte ragioni, per esempio quella della comunicazione tra persone, che è diventata molto più veloce e facile, per quanto infine poco educativa per il fatto che spesso troviamo, soprattutto nei social come Instagram o Facebook, idee distorte della realtà che ci fanno dimenticare cosa siano veramente le cose che contano.
Comunque sia, gli smartphone walkers sono diventati virali in tutto il mondo, in particolare in Germania, Spagna e Olanda, compresa la cittadina di Bodegraven, dove è stato istituito il progetto “Lightlines”, dedicato proprio a loro. Si tratta di attraversamenti pedonali luminosi per pedoni distratti dal cellulare, che si illuminano per segnalare non solo dove si trovano le strisce, ma anche per indicare il colore del semaforo in quel preciso istante. Data la loro posizione, dovrebbero facilitare gli smartphone walkers a passare col colore giusto.
Per quanto riguarda le opinioni su ciò, possiamo schierarci a favore o contro. Se ci troviamo dalla parte dei sostenitori, diremmo sicuramente che questa strana invenzione evita un certo numero di incidenti alquanto importanti, che potrebbero accadere se una persona attaccata al telefono non si preoccupasse di osservare le macchine che la circondano. Dal punto di vista negativo, invece, penseremmo che sia una cosa alquanto inutile, ritenendo che basterebbe staccarsi da quella che è diventata quasi una droga per alcuni per un nanosecondo e che la reazione a questo “fenomeno” è a dir poco sbagliata o, per non giudicare, “stravolgente”. Al di là del fatto che possa piacere o no, la cosa è stata presa molto seriamente poiché questi paesi hanno intenzione di estendere l’idea a molte zone stradali, se l’esperimento avrà successo.
Sofia Ranfagni Picchianti – Classe 2C