REVENGE PORN

Fenomeno sempre più diffuso ma troppo poco trattato.

Il revenge porn o vendetta porno è un fenomeno sempre più diffuso che consiste nella pubblicazione, senza consenso, di foto intime ai danni di chi le ha inviate, credendo erroneamente che sarebbero rimaste private.
Le conseguenze di questo fenomeno non portano solamente alla distruzione psicologica della persona ritratta nelle foto, ma anche sociale. A volte porta anche a compiere atti estremi come il suicidio.
In un mese Facebook ha dovuto analizzare 51.300 casi di possibile revenge porn o oltre 2.000 casi di possibile estorsione sessuale, ciò ha portato alla disabilitazione di 14.000 account ed è stato riscontrato che 33 casi hanno come soggetto di vendetta bambini.

Inizialmente questo fenomeno non era molto tutelato, infatti in Italia fino a poco tempo fa non esisteva una legge specifica contro questo crimine, ma nel luglio scorso è stata applicata ad Imperia per la prima volta la legge 71/2017 (consultabile sul sito della Gazzetta Ufficiale) sulla prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, nei confronti di un 15enne. Uno dei punti salenti della legge è l’ammonimento che prevede che i cyberbulli, accompagnati da almeno un genitore, potranno essere convocati e ammoniti dal Questore con l’intento di renderli consapevoli delle loro azioni aggressive e della gravità di certi episodi, nella logica di educare e responsabilizzare anche coloro che solo inconsapevolmente si rendono attori di comportamenti penalmente perseguibili. Il provvedimento è nato in seguito all’istanza presentata dal padre di una ragazza che aveva ricevuto sul suo smartphone una foto che la ritraeva in un momento di intimità. L’immagine le era stata inviata dall’ex fidanzato, al termine della loro relazione, molto probabilmente con l’intento di minacciarla di divulgare in rete la foto, per vendicarsi della fine del loro rapporto.

Non è certamente la fine o la soluzione definitiva, ma è ugualmente un grande passo avanti se si pensa che prima di luglio non c’era nessuna legge specifica che proteggesse le vittime dei casi di revenge porn. In un mondo dove i reati sessuali e reati informatici si fondono a formarne di nuovi serviranno sicuramente leggi nuove e tempestive pe r porre rimedio a questi crimini.

Scantamburlo Aurora
ITE Tosi, Busto Arsizio

Fonti:
Repubblica
tpi.it
agi.it