Bullismo e cyberbullismo, storia di Asia

Il web, per molti motivi, può essere pericoloso se messo nelle mani sbagliate. A volte, questo, dipende dall’età di chi usa internet. Per esempio, i ragazzi che hanno voglia di scoprire cosa c’è  dietro il web possono imbattersi nel cyberbullismo. Spesso c’è chi approfitta dell’ingenuità e dell’inesperienza dei ragazzi fingendosi loro amici. Questo avviene soprattutto tramite i social network, come instagram, whatsapp, facebook, twitter.  Il cyberbullo è chi insulta  la vittima usando internet. Questo fenomeno è un’evoluzione del bullismo. Il bullo è chi insulta o picchia le sue vittime e aggredisce solo quando è in gruppo per farsi notare, nascondendo le sue fragilità.

Per capire bene quanto possa essere grave il fenomeno del bullismo, abbiamo inventato la storia di Asia, vittima di atti di bullismo.

Asia aveva 12 anni, era timida e riservata. All’inizio dell’ anno scolastico fece amicizia con una sua compagna di classe di nome Giulia, socievole, divertente e sicura di sé. Ma ben presto, Giulia mostrò il suo vero carattere ed iniziò a prendere in giro Asia per il suo nome.  La ragazza non sapeva come difendersi ed era sempre più triste perché credeva che Giulia fosse sua amica. Col tempo gli insulti si fecero sempre più pesanti e la bulla aveva ormai un gruppo di sostenitori che la spalleggiavano e ridevano di Asia. Asia non reagiva e si isolava sempre di più. Non disse a nessuno quello che stava succedendo e si rifiutò di andare a scuola. Era caduta in uno stato di depressione. I suoi genitori capirono che c’era qualcosa che non andava, ma troppo tardi scoprirono la verità. Dopo che la ragazza si tolse la vita. Giulia venne denunciata e pagò le conseguenze del suo gesto. Le rimase il senso di colpa per quello che aveva fatto ad Asia e non la dimenticò mai. Aveva perso la sua unica e vera amica .

Giorgia Pappalardo e Michele Sambataro, II B.