“Musica tra equilibrio e follia” con Giovanni Allevi

Riccardo Mariani, 3D

L’ultima giornata di Videocittà è partita con il controverso compositore italiano Giovanni Allevi, entrato in scena con un filmato dedicato alla sua carriera e ai suoi importanti successi e concerti in giro per il mondo.
Il maestro ha fatto il suo ingresso accolto da un caloroso applauso e, neanche il tempo di pronunciar parola, si è seduto al pianoforte per contribuire maggiormente a rendere questo inizio, attraverso la sua musica, ancora più emozionante .
Il progetto di “Playing Together” nasce in una delle città più magiche d’Italia, Venezia.
Da Venezia a Cannes, perché questo innovativo short movie è stato presentato anche all’importante festival cinematografico francese, riscontrando critiche molto positive.
Della sua prima esperienza con la realtà virtuale legata al mondo della musica, Allevi è rimasto più che meravigliato e sorpreso per le numerose opportunità, anche a livello creativo, che queste nuove tecnologie offrono. Il coraggio per cimentarsi in queste opere completamente innovative lo trova grazie all’amore e all’effetto delle numerose persone che lo seguono.
Secondo i produttori di quest’opera, Allevi è riuscito a contribuire regalando molta spontaneità e originalità al prodotto.
Il suo lavoro come compositore è stato quello di scegliere se continuare la grande tradizione che avvolgeva la musica classica o rinnovarla completamente. Secondo lui “la scelta” è una cosa che bisogna fare da soli, senza alcun tipo di influenza esterna. L’aver scelto la seconda strada gli ha dato molte pressioni e in alcuni casi persino sensi di colpa, ma anche grandi soddisfazioni a livello personale. È anche per questo che Allevi si definisce un compositore di musica classica contemporanea.
Sul palco è salito a rendere omaggio al maestro anche l’ideatore di Videocittà, Francesco Rutelli, che ha definito Allevi un autentico genio.
La soglia tra follia e genialità è molto sottile, e questo grande artista ci ha insegnato che possono anche coesistere.