Bullismo e cyberbullismo, fermiamo questi fenomeni!

Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni che si stanno diffondendo sempre di più, soprattutto tra i giovanissimi.

Una forma di cyberbullismo è il sexting, in cui in una coppia, il ragazzo, amico o fidanzato, chiede alla ragazza di mandargli foto private, sottoponendola poi alla minaccia di pubblicarle in rete.

I social sono i principali mezzi di diffusione di atti di cyberbullismo, per questo è molto importante che i genitori vigilino e controllino il collegarsi in rete dei propri figli, soprattutto se minori. L’età minima consentita per stare sui social è di 16 anni.

Per combattere il bullismo e il cyberbullismo è importante parlarne con i propri genitori o con perone adulte di cui ci si fida e successivamente andare a denunciare alla polizia postale. A volte, nei casi di cyberbullismo anonimo è difficile per la polizia identificare i colpevoli.

Fortunatamente a me non è mai capitato di subire atti del genere, ma alle elementari ho assistito a un episodio di bullismo. Ero in terza elementare e nella mia classe era entrata da poco una ragazza un po’ timida e insicura, e per il suo aspetto fisico e per il suo carattere, infatti non era molto apprezzata dai suoi coetanei e veniva insultata quotidianamente  da persone sempre diverse. Un giorno un gruppetto formato da quattro ragazzi, vedendo che lei non reagiva a nessun insulto, iniziò ad insultarla ripetutamente e in maniera sempre più offensiva, al punto di ricattarla.

Tiziana non parlò con nessuno di questa situazione, ma dopo un po’ di mesi i genitori capirono che qualcosa non andava: dopo un po’ lei non riuscì più a trattenere tutto dentro e decise di parlarne prima con la famiglia e poi ne discussero  insieme alla dirigente scolastica.

Questo evento mi ha colpito particolarmente perché ho capito che tutti potremmo diventare vittime di bullismo o di cyberbullismo, per cui dobbiamo fare molta attenzione sia alle persone che frequentiamo, sia ai siti internet a cui ci colleghiamo.

Marta Zappalà, II E