Parità tra uomini e donne: a che punto siamo?

Dopo aver letto alcuni brani antologici sui diritti delle donne e aver fatto delle ricerche in rete sulla parità dei sessi nell’Unione europea, noi alunni della classe 2° A della Scuola Media Serra abbiamo intervistato le nostre nonne per indagare la condizione sociale delle donne quando loro erano ragazze. Questo ci ha consentito di effettuare un confronto passato/presente sul quale dibattere in classe, e di comprendere in che misura la situazione femminile sia cambiata nel corso di qualche decennio.

Di seguito le domande e le risposte più interessanti:

Nonna Luisa

Come vivevi da giovane?

“D’inverno andavo a scuola e studiavo; d’estate andavo per tre mesi in campagna e giocavo come una pazza agli indiani, al pampano (oggi campana), a nascondino, a ‘fare le dighe’ nel ruscello. Quando divenni più grande ascoltavo i dischi, ballavo con i miei amici, andavo per mirtilli e funghi”.

Uscivi la sera?

“Sì, solo a partire dai 15 anni; dovevo tornare entro le 22.00”.

Che differenza noti tra i tuoi tempi e quelli attuali?

“Ai miei tempi c’era meno libertà di uscire, meno sport e divertimenti. Ma era legittimo pensarla come volevo”.

C’erano discriminazioni o violenze verso le donne?

“Quando ero giovane non succedevano queste cose brutte che succedono alle donne di oggi. Ero molto rispettata, ero sacrificata in un altro modo: dovevo lavorare tantissimo”.

 

Nonna Rosa

Come venivano trattate le donne dagli uomini?

“Più che altro i maschi tendevano ad avere molte ragazze, le donne invece dovevano essere fedeli”.

 

Nonna Anna

Andavi a scuola?

“Sì andavo a scuola. La scuola era distante e bisognava arrivarci a piedi, non esistevano mezzi di trasporto”.

A che età hai incominciato a lavorare?

“Ho incominciato presto, tipo7/8 anni, per aiutare la mia mamma perché avevo tante sorelle più piccole, da guardare e curare”.

In casa parlavate?

“Si parlava molto perché non c’erano né radio né televisione. Finchè sono vissuti i miei nonni c’era l’abitudine di recitare tutte le sere il rosario tutti insieme”.

 

Nonna Libertina

Cosa ne pensi dei diritti delle donne?

“Sono state una grande conquista! Per le donne non sempre è stato così. La donna ha lottato a lungo per affermare la propria parità nei confronti dell’uomo soprattutto nella vita pubblica, ottenendo ruoli lavorativi che una volta erano destinati agli uomini”.

Cosa ne pensi della violenza sulle donne?

“Bisogna conoscere bene una persona prima di avere una storia; l’uomo ora tratta la donna come se fosse proprietà sua e molte donne oggi muoiono per mano di uomini; non si riesce a capire il perché di queste uccisioni”.

 

Nonna Maria

Cosa ricordi a proposito dei lavori svolti dalle donne?

“Le signore lavoravano nelle fabbriche tessili o alimentari, oppure molto spesso come commesse nei negozi; non erano impiegate per lavori faticosi o generalmente destinati agli uomini”.

Perché?

“Molti lavori rimanevano prerogative maschili: poliziotto, carabiniere, autista, lavori che richiedevano forza fisica o lunghi turno di lavoro, professioni che presupponevano un’istruzione superiore come docente, medico, avvocato. Non erano vietati, ma non erano conciliabili con gli impegni familiari delle donne che erano anche mamme. Inoltre la carriera politica era riservata agli uomini”.

Ma il grado dell’istruzione femminile non era anche legato alla disponibilità economica delle famiglie?

“Certo! Le ragazze con famiglie benestanti potevano iscriversi ai collegi femminili o andare a studiare nelle università di città lontane, ma venivano criticate”.

Ma allora chi aveva più soldi e compiva studi superiori poteva svolgere lavori più qualificati indipendentemente dalle differenze tra uomini e donne?

“No, anche se una maggiore indipendenza economica poteva offrire una maggiore indipendenza sociale, all’epoca non c’era ancora una parificazione dei diritti tra uomini e donne, come adesso”.

Ai tuoi tempi i papà aiutavano nei lavori domestici?

“Ai miei tempi chi mandava avanti la casa e si occupava dei figli era la mamma, mentre i papà avevano il compito di lavorare e portare i soldi a casa e solo nel tempo libero giocavano con i figli. Persino gli stipendi degli uomini erano più alti rispetto a quelli delle donne”.

Ai tuoi tempi le donne guidavano auto e motorini?

“Molto meno di oggi! L’unica cosa che non è cambiata è il fatto che le donne continuano ad essere prese in giro dagli uomini. Tu non farlo mai, mi raccomando!”

 

Classe 2 A, Scuola Media Serra, I.C. Oregina, Genova