Un salto nel passato alla ricerca dell’uomo di oggi

Nei giorni 20, 21, 22 Febbraio, presso il Liceo Volta di R.C., ha avuto inizio il consueto appuntamento con l’Associazione Scholè e la Scuola di Altra Formazione in Filosofia “Mario Alcaro” di Roccella Ionica.

L’Associazione promuove lo sviluppo della ricerca filosofica, scientifica e degli studi classici attraverso la partecipazione a laboratori tematici, articolati in vari momenti distinti per disciplina.

L’iniziativa ha sempre riscosso grande partecipazione ed apprezzamenti da parte degli studenti e dei docenti, sia per la possibilità di ascoltare le lezioni di illustri ospiti provenienti dal mondo universitario sia per l’opportunità di confrontarsi su tematiche di studio.

Quest’anno, al Liceo Volta, il Dipartimento di Lettere ha deciso di tentare un esperimento: ospitare una serie di nove conferenze di letteratura latina, in tre distinti momenti, per saggiare il gradimento sul mondo classico da parte della comunità scolastica.

Il  primo blocco di incontri ha avuto come ospite gradito il Professor Mario Lentano, dell’Università di Siena, il quale, fin da subito,  ha  intercettato la simpatia degli intervenuti salutando la “sparuta rappresentanza degli allievi”, oltre al gruppo più numeroso dei docenti.

In effetti, il primo appuntamento, centrato sulla figura di Enea, gravato del peso della responsabilità di trasferire a Roma i valori che gli erano stati riconosciuti dall’autorità di Omero   e sulle diverse interpretazioni del suo mito, ha visto la partecipazione di “pochi ma buoni” , un gruppetto di studenti che però ha mantenuto un’attenzione costante ed ha interagito con il Professore, ponendogli domande e stimolando la riflessione su alcuni aspetti del mito antico.

Che la lezione del Prof. Lentano sia stata gradita, è stato dimostrato dal secondo e terzo incontro, in cui è cresciuta sia la rappresentanza  degli studenti  sia dei docenti, anche di discipline non letterarie.

Ecco quindi che si è tornati a riflettere sull’eredità culturale del mondo greco-latino, sulla legittimazione del mito e sull’eroe antico portatore di valori eterni, sul senso dello studio di  queste civiltà lontane sul piano temporale ma sempre vive e presenti nella nostra attualità, anzi fondanti del nostro essere oggi persone del nuovo Millennio, eredi di quella humanitas che mai dovremmo dimenticare o considerare superata dalle esigenze moderne.

Merito dell’ospite è stato quello di aver messo tutti a proprio agio, rispondendo con attenzione e cura alle domande sia degli alunni sia dei professori, quasi in una sorta di classe ideale, dove a contare non è il ruolo ma l’interesse verso l’argomento, la curiosità di conoscere e approfondire, la tensione a non ritenere tutto ovvio ma anche l’umiltà di mettersi in gioco, di riconoscere che il confronto resta sempre la migliore forma di apprendimento e che non si è mai grandi abbastanza per smettere di imparare.