Cambiamenti all’ultimo minuto

Le ultime riforme attuate dal Ministero della Pubblica Istruzione prevedono cambiamenti profondi e drastici nel sistema scolastico, motivo per il quale, negli ultimi mesi, gli studenti italiani si sono mobilitati effettuando varie forme di protesta.

L’esame di maturità ha subito notevoli cambiamenti con brevissimo preavviso, danneggiando non solo gli studenti, non preparati adeguatamente alla nuova tipologia di esame, ma anche gli insegnanti, costretti a modificare i loro programmi. Questa riforma prevede un esame che non rispecchia le effettive capacità degli studenti ed i programmi da loro svolti negli ultimi anni.

Il governo Lega – Cinque stelle ha inoltre previsto tagli all’istruzione per 4 miliardi di euro, diminuendo ancora di più le scarsissime risorse economiche delle scuole, sempre più costrette a chiedere aiuto alle famiglie tramite contributi volontari.

Gli studenti protestano anche per l’inadeguatezza dell’edilizia scolastica, spesso con gravi problemi strutturali e, in moltissimi casi, con attrezzature non adeguate o assenti, che diminuiscono la sicurezza all’interno dell’ambiente scolastico ed è spesso causa di interruzioni didattiche.

Un altro tra principali motivi del dissenso di molti studenti italiani è il clima di intolleranza e violenza che sempre più si percepisce e che non viene contrastato dal governo, ma, al contrario, viene spesso alimentato.

Lo scopo di queste forme di protesta è quello di porre al centro dell’attenzione l’istruzione e la cultura, presupposti fondamentali per lo sviluppo e l’inserimento dei giovani nel mondo.

Marina Presutti, 3L