21 marzo: “Catania è nostra, non di Cosa Nostra”

Ogni anno, il 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebra la “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie”. L’associazione Libera Catania ha organizzato, come avviene ormai da diversi anni, un corteo partito da Villa Bellini e giunto al Molo di Levante del Porto.
Un percorso che ha unito l’intera collettività catanese e, in particolare, i giovanissimi: le scuole di ogni grado e indirizzo sono state protagoniste assolute della Giornata. Gli studenti hanno svolto attività preparatorie al momento del ricordo, appartenenti al modulo educativo proposto da Libera “100 passi verso il 21 marzo”. Riflettendo sulle molteplici sfaccettature della mafia, sono state approfondite delle figure chiave nella lotta alla criminalità organizzata. Si nota come, in tal senso, conoscenza e istruzione rappresentino gli unici mezzi
capaci di contrastare l’omertà e preservare la collettività.
La consueta lettura dell’elenco delle vittime, tenutasi al molo, è stata eseguita da ragazzi, rappresentanti istituzionali e familiari delle vittime, accomunati dalla voglia di farne rivivere il ricordo. I lettori hanno simbolicamente indossato un giubbotto di salvataggio per esprimere solidarietà nei confronti dei migranti sepolti nelle acque del Mediterraneo. Questi episodi sono stati rievocati dai rappresentanti di Libera che hanno invitato i cittadini a meditare sul disperato bisogno di umanità, sottolineando come si possa lottare contro le mafie solo riconoscendo i diritti e le libertà di ciascun essere umano. Il lavoro e la solidarietà di chi salva vite umane non deve lasciarci cittadini indifferenti, ma deve smuovere le nostre coscienze.
Assumere consapevolezza è il primo passo verso una lotta collettiva a tutte le forme di prevaricazione. Non si può rimanere inermi dinnanzi ai continui attacchi delle mafie, è arrivato il momento di agire contro delle stragi che da anni distruggono la Sicilia e i siciliani.

Erica Ardu III B