Intervista a mio nonno

D. Come è stato per te vivere l’infanzia nel pieno della guerra degli anni ’40?

R. Ho vissuto quel periodo nell’orfanotrofio insieme a tanti bambini, avevamo praticamente niente; a quell’epoca, visto che c’era pochissimo da mangiare molte famiglie che avevano tanti figli li portavano lì. C’era poco di cui sfamarsi ma si studiava e proprio in quel periodo è nata la mia passione per la musica.

D. Come sei riuscito a coltivare la tua passione per la musica?

R. In quegli anni ho imparato a suonare quasi tutti gli strumenti musicali, praticamente da autodidatta perché a Salerno non c’era ancora il Conservatorio. Negli anni successivi riuscii proprio da autodidatta a presentarmi al Conservatorio di Napoli dove mi diplomai in flauto e pianoforte. Successivamente questa passione mi ha spinto a voler creare una scuola di musica per ragazzi.

D. Come è nata questa scuola di musica dove per tanti anni hai insegnato?

R. Era un sogno condiviso con un gruppo di compagni conosciuti proprio nell’orfanotrofio. Abbiamo messo su dal nulla una piccola banda musicale in un paesino della provincia di Salerno. Tanti ragazzi si sono così appassionati alla musica e ancora oggi portano il loro Concerto Bandistico in giro per la Campania.

Mario Giovagnoli