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Friday for future a Venafro: studenti del Giordano in piazza

AMBIENTE E INQUINAMENTO: I DATI DELLA SCIENZA

Il presidente Isde Molise Terzano: “La più grande minaccia di questo secolo è il cambiamento climatico”

 

della III A Liceo Scientifico (ISISS A. Giordano, Venafro)

Sciopero mondiale per il clima: gli studenti del Giordano scendono in piazza a manifestare per la tutela dell’ambiente. In occasione del secondo sciopero mondiale per il future, indetto dal movimento che si ispira a Greta Tumberg, l’Istituto “Antonio Giordano” di Venafro ha saputo coinvolgere istituzioni e associazioni del territorio ( Comune di Venafro, Isde Molise, Mamme per la salute, Fondazione Mario Lepore, Città Nuova) che si sono presentati sotto lo stesso “cartellone” per sensibilizzare non solo l’opinione pubblica e i governanti locali, regionali e nazionali, ma soprattutto i giovani sui problemi causati dall’azione dell’uomo in termini di cambiamento climatico e sfruttamento delle risorse naturali. La giornata di sensibilizzazione organizzata per il 24 maggio 2019 è iniziata con il seminario di studio su “Inquinamento e cambiamenti climatici: esigenze, problemi e prospettive per la piana di Venafro. Su questo importante tema ha relazionato Bartolomeo Terzano, presidente Isde Molise che ha saputo catturare l’attenzione di una platea studentesca molto attenta. Terzano ha spiegato molto bene che “la più grande minaccia di questo secolo è il cambiamento climatico, la transizione all’instabilità climatica che si abbatte su uomini e cose con l’intensità degli eventi meteorologici estremi, mentre si estendono le aree desertiche, cresce la siccità, si addensa negli ultimi vent’anni il numero dei massimi di temperatura media della terra. Continuare così non è possibile, incalcolabili le violenze e i danni alla biosfera in cui viviamo, rubato il futuro alle generazioni che verranno.” Terzano ha fatto capire che non c’è più tempo da perdere, parlando anche della situazione dell’area venafrana. Così pure la professoressa Marialuisa Angelone, ha voluto mettere in evidenza, richiamandosi ai dati dell’Onu, che “i governi di tutto il mondo,colpevolmente lenti nell’applicare il Protocollo di Kyoto (2005), oggi in ritardo nell’attuare gli impegni dell’Accordo di Parigi ratificati nel 2016 da 180 Paesi, devono accelerare la loro azione per fare più efficacemente fronte al cambiamento climatico e mantenere l’impegno preso di contenere l’aumento della temperatura media globale entro 1,5 °C”. Di fronte a tutte queste emergenze ambientali, cosa stanno facendo le Istituzioni? A spiegarlo a tutta la comunità venafrana scesa in piazza in occasione del secondo sciopero mondiale per il futuro, il consigliere regionale Vittorio Nola:” Voglio dirvi che insieme all’Amministrazione comunale, alle Mamme per la salute stiamo spingendo per quattro, cinque cose: registro dei tumori, lo studio epidemiologico, con fondi regionali per l’area venafrana e così sapremo da che cosa deriva l’inquinamento della nostra terra, inquinamento del traffico con l’inserimento della circonvallazione che consente l’aggancio all’autostrada e i treni elettrici. Ragazzi, queste iniziative servono a spingere la politica a fare le cose giuste per il nostro futuro.”