A un metro da te

Ho visto questo film di recente insieme alle mie amiche. Siamo andate al cinema, una settimana dopo l’uscita, e ovviamente in sala eravamo tutte ragazze, perché questo è un film abbastanza “femminile”, direi solo che è femminile e basta, non credo che a dei ragazzi possa piacere (però tutto può succedere).
“A un metro da te” è tratto da una straordinaria storia vera: parla di due ragazzi che, purtroppo sono malati di fibrosicistica, una malattia che provoca danni ai polmoni e provoca anche l’eccessiva fuoriuscita di muco, lo so non è il massimo; però i due finiscono per innamorarsi.
Ma c’è un problema: i due non si possono toccare, perché lui, il famosissimo attore Cole Sprouse, ha un infezione batterica che non deve trasmettere a lei che è in lista per un trapianti di polmoni.
È un film intrigante, pieno di colpi di scena, che ovviamente io qui non racconterò. La sceneggiatura è scritta bene, i personaggi sono interpretati da attori, molto bravi: Stella Grant, la protagonista, è interpretata da Haley Lu Richardson, il suo migliore amico Poe, che è un altro protagonista, è interpretato da Moisès Arias, ma il protagonista assoluto per me è stato il bellissimo Cole Sprouse, che ha interpretato l’altro protagonista, Will.
La storia d’amore è basata sul fatto che loro devono per forza stare a due metri di distanza, per questo Stella inventerà una divertente soluzione, che però manderà in bestia l’infermiera sorvegliante… ma se volete scoprire il resto di questa affascinante storia d’amore, dovete solo andare al cinema.
Vi assicuro che è bellissimo, però vi do un consiglio: portatevi cinque scatole di fazzoletti e un carrello di popcorn.
Per me la storia è importante perché spiega che l’amore può sconfiggere ogni tipo di distanze e ogni tipo di malattie e intralci.
Questo messaggio per me significa molto, perché anche io ho molte amicizie a distanza, non credo di essere l’unica e questo è molto bello. Questo film ha davvero un significato profondo, anche per questo mi è piaciuto.
Ginevra Farsi / Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze