L’acqua di Marte è ricca di ossigeno

Grazie alla fotosintesi, l’atmosfera della Terra è ricca di ossigeno. Però questo fenomeno non avviene su Marte e infatti la sua atmosfera è povera dell’elemento che permette la nostra respirazione e la vita. A causa della bassa gravità del pianeta, l’atmosfera marziana è estremamente rarefatta: la sua concentrazione raggiunge appena lo 0,14% (contro il 21% della Terra).
È così rarefatta poiché la maggior parte dell’atmosfera di Marte è stata spazzata via dal vento solare e ora la sua superficie è esposta a livelli molto più elevati di radiazione rispetto al nostro pianeta. Però nulla esclude l’ipotesi che l’ossigeno su Marte possa esistere in forma molecolare, disciolto nell’acqua; e potrebbe esserci in quantità sufficienti a consentire la respirazione (cioè la vita) di microrganismi, o addirittura di spugne.
Potrebbe essere arrivato dall’atmosfera attraverso le fessure del suolo, un processo molto lento, dato che la presenza di ossigeno nell’aria è molto scarsa. Questo spiegherebbe anche il motivo per il quale i rover che hanno esplorato Marte hanno trovato in passato tracce di rocce ossidate. Soprattutto l’ossido di manganese ha suscitato molta curiosità tra i ricercatori nel 2014. Il manganese è un elemento essenziale, in piccola quantità, per la vita degli animali e delle piante, che lo assorbono dagli alimenti e dal terreno. È diffuso in natura nelle rocce e nelle acque e costituisce complessivamente lo 0,09% della crosta terrestre.
I laghi sotterranei situati ai poli marziani sono la principale fonte di acqua e quindi anche di ossigeno; alcuni ricercatori italiani, grazie al radar Marsis, ne hanno scoperto uno. Hanno calcolato l’ipotetica concentrazione dell’ossigeno in base alle caratteristiche chimiche e fisiche delle “brine” di Marte. Il termine “brine” indica una soluzione di acqua e di diversi tipi di sali che si trova nel sottosuolo di diverse regioni di Marte, a diverse temperature e pressioni. Hanno anche calcolato che il freddo dei poli aumenterebbe la possibilità che l’ossigeno si trovi sciolto nei diversi oceani del sottosuolo di Marte, osservati dai radar. In conclusione, se quest’ipotesi fosse vera, confinerebbe la vita ai possibili laghi più vicini alla superficie.
Penelope Riccobono / 3B Liceo Classico Galileo di Firenze