Ritorno al futuro

Nell’anno 1985 è uscito il mio film preferito, il primo della trilogia di Ritorno al futuro, un film che parla di Doc Brown e Marty Mcfly che viaggiano nei luoghi futuri per vedere come sarà la società del domani ma anche nel passato, tutto questo combinando molto spesso guai e avventure emozionanti.
Questo film inizia con Marty che arriva tardi a scuola per colpa degli orologi di Doc, un suo amico scienziato che dopo la scuola chiamò Marty per dirgli che a mezzanotte di quella sera sarebbe dovuto venire per registrare il primo viaggio del tempo in tutta la storia. Arrivò quella sera e Doc postò la data del 4 marzo 1955, in cui praticamente aveva avuto l’idea del flusso canalizzatore, ovvero il cuore che avrebbe alimentato le macchine del tempo.
Marty si trovò nel posto sbagliato al momento sbagliato perché tornò indietro per sbaglio al 1955, salvò suo padre da giovane e fu arrotato dal nonno, ma doveva essere suo padre a finire sotto l’auto del nonno perché così la mamma di Marty da giovane si sarebbe innamorata di suo padre, invece si innamorò di Marty.
Quando gli fu offerto di rimanere a dormire a casa dei nonni, Marty scappò via a casa di Doc per raccontargli la gravità della cosa e gli rivelò quello che sapeva sulla macchina del tempo che ancora Doc doveva inventare: quando venne fuori che per alimentare la Delorian servivano 1,21 gigawatt di energia (per questo serviva il plutonio, che era rarissimo da trovare nel 1955), Doc si preoccupò moltissimo, ma continuando a parlare venne fuori che due sere dopo – cioè il giorno del ballo della scuola – ci sarebbe stato il fulmine che avrebbe colpito l’orologio del municipio e avrebbe alimentato la macchina del tempo.
Visto che Marty doveva riuscire a fare innamorare sua mamma giovane di suo babbo giovane organizzò un piano per riconquistarla e magari per far diventare popolare suo padre, che era un vero imbranato. L’idea di Marty ebbe successo: suo babbo picchiò il bullo della scuola e divenne una celebrità della scuola, Marty riuscì a tornare nel 1985.
Nel film ci sono parecchi effetti sonori e c’è anche una canzone molto bella, a parer mio bellissima, che si chiama Johnny B-Goode. Ritorno al futuro mi è piaciuto per la trama avvincente che ti prende e non ti lascia più. Ho anche apprezzato molto l’idea del viaggio nel tempo.
Lorenzo Bichi / Scuola Secondaria di primo grado “Puccini” di Firenze