Incontro con David Almond

Venerdì 24 maggio ci siamo recati a Palazzo Ducale di Genova per incontrare David Almond, che era in città per ricevere il Premio Andersen assegnato al suo libro La diga.

Siamo entrati nella Sala del Munizioniere, dove Almond e alcuni collaboratori della rivista Andersen ci stavano aspettando.

Dopo qualche minuto Martina Russo, che presentava l’incontro, ha incominciato a parlarci dell’autore e dei suoi libri che hanno avuto più successo in Italia. C’erano anche i ragazzi di altre classi, che insieme a noi, con l’aiuto di un’interprete,  hanno posto delle domande all’autore. Le domande riguardavano soprattutto i suoi libri e alcuni collegamenti che abbiamo individuato con altre storie o racconti antichi.

Dopo circa un’ora in cui l’autore ha risposto  alle nostre domande, ha iniziato ad autografare i libri. La nostra compagna Giulia si è fatta firmare la sua copia di La storia di Mina, mentre io e Arbera abbiamo fatto firmare due libri per la nostra professoressa di italiano e per sua figlia.

Questa esperienza per me è stata molto significativa, perché non avevo mai conosciuto uno scrittore famoso in tutto il mondo.

Samuele Donato, III A

 

Leggere un libro con attenzione a volte ci permette di immaginare cosa stesse pensando l’autore scrivendo quelle pagine; immaginare ci permette di giungere lontano con la fantasia, ma parlarne con l’autore in carne e ossa ci fornisce certezze e rimuove un “velo” dai nostri occhi!

È l’esperienza che abbiamo vissuto noi, alunni della III A, il giorno 24 maggio 2019 quando, insieme alle professoresse, ci siamo recati a Palazzo Ducale per un incontro con l’autore David Almond, vincitore del Premio Andersen.

Forti delle letture svolte durante gli anni, siamo stati in grado di porre domande interessanti e difficili allo scrittore inglese. Molte delle domande riguardavano il libro premiato quest’anno come miglior albo illustrato, La diga, realizzato da Almond insieme all’illustratore Levi Pinfold e pubblicato dalla casa editrice Orecchio Acerbo.

L’autore, aiutato da un’interprete, ha dato una risposta ad ogni dubbio o curiosità espressi da noi ragazzi.

È stato interessante perché è stato come “entrare” nella mente di uno scrittore e capire dove e come possa nascere una grande storia. Almond ci ha addirittura mostrato i suoi appunti originali.

Dopo una prima fase dedicata alle nostre domande, ci siamo poi avvicinati ad Almond per ricevere un autografo su copie dei suoi libri o sui taccuini personali dedicati alla lettura.

È stata sicuramente un’esperienza formativa; ne siamo usciti tutti con una piccola ricchezza in più. Incontrare un autore è come esplorare un piccolo e meraviglioso mondo.

 

Giulia Zoe Carnevali, III A