27 Settembre 2019: un inno a difesa del pianeta

Anche a Brindisi l’onda verde si è riversata fra le strade della città, coinvolgendo ragazzi e bambini di ogni età, sempre più coscienti dell’imminente pericolo per la nostra Terra.

“Ma siamo sicuri che proprio tutti i ragazzi presenti erano coscienti del problema? O era solo un modo per saltare scuola? E cosa fanno loro per aiutare l’ambiente, oltre che scioperare?” Per rispondere a queste e altre domande che gli adulti pongono sempre più frequentemente, abbiamo intervistato alcuni ragazzi presenti alla manifestazione, così da sfatare tutti i miti che si celano dietro ai Fridays for Future.

Il 100% dei ragazzi intervistati si ritiene assolutamente positivo rispetto al tema del cambiamento: credono nella forza della volontà, dell’unione, dei cori di ragazzi per le piazze, credono nel potere di un appello forte che vuole arrivare fino alle sale dei “Grandi” per smuoverli e convincerli.

Penso che il cambiamento climatico sia una grossa responsabilità e che al posto di scaricare il barile, si dovrebbe prendere e affrontarlo insieme cercando di risolvere la situazione.” (Chiara, 17 anni – Liceo Ribezzo, Francavilla Fontana)

Purtroppo i miei genitori non si interessano di questa tematica. Con i miei genitori combatto su queste cose: per non prendere bottiglie di plastica, per non comprare detersivi in materiale non riciclabile. Mi rendo conto che per loro è tutta una cosa nuova ed è difficile cambiare il loro schema mentale.” (Davide, 18 anni – Liceo Monticelli, Brindisi)

I nostri genitori danno la colpa alla nostra generazione per il cambiamento climatico. Si lamentano dell’inquinamento, ma poi finisce lì.” (Martina ed Erika, 16 anni – Liceo Ferdinando, Mesagne)

Sono qui per darmi e darci una possibilità.” (Aurora, 17 anni – Liceo Ribezzo, Francavilla Fontana)

Sono qui perché ci credo.” (Malika, 19 anni – Liceo Palumbo, Brindisi)

Vogliamo una Terra che sia ancora viva tra cinquant’anni.” (Gianluigi, 12 anni – Sindaco dei ragazzi, Brindisi)

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