Mercoledì 29/01/2020 la classe 4^E della scuola “E. Salgari” dell’I.C. Barabino di Genova Sampierdarena dalle ore 8.30 alle 9.30 circa ha posizionato con una breve e semplice cerimonia una “Targa d’inciampo” nel giardino della scuola, in occasione della Giornata della Memoria che si è celebrata come ogni anno il 27 gennaio.
L’idea progettuale, citando la lettera di accompagnamento che abbiamo ricevuto contestualmente alla targa, prende spunto dall’opera dell’artista tedesco Gunter Demnig che dal 1992 ha dato avvio alla collocazione delle pietre d’inciampo in tutta Europa, iniziativa che consiste nell’installazione di una targa in ottone nel selciato antistante la casa di una vittima dello sterminio nazifascista, sulla quale vengono incisi i dati della persona, il luogo e la data dell’arresto o della deportazione. In Italia sono presenti a Roma, Milano, Torino, ed anche a Genova ne sono presenti tre.
Erano presenti, oltre ad altre classi dell’istituto, alunni della Scuola Secondaria Barabino e rappresentanti di A.N.P.I. (Massimo Bisca, presidente provinciale A.N.P.I.) e Circoscrizione.
Durante la cerimonia di posa della Targa sono stati letti alcuni brani dal testo di Liliana Segre “Fino a quando la mia stella brillerà”, la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo” ed è stata interrata una pianta, a simboleggiare la memoria che va coltivata, e della quale è nostro compito prenderci cura.
La classe si è preparata a questo momento guardando il cortometraggio “La stella di Andra e Tati”, alcune scene del film di R. Benigni “La vita è bella” e leggendo “L’albero di Anne” di Cohen-Janca e Quarello, alcune parti del “Diario” di Anna Frank, “Fino a quando la mia stella brillerà” di Liliana Segre e alcune parti del libro “Noi, bambine ad Auschwitz” di Andra e Tatiana Bucci.
Giorni prima la scuola ha anche partecipato alla presentazione del libro “Una partigiana di nome Tina” di Anselmo Roveda, con l’autore, presso la Libreria Feltrinelli di Genova. Era il 22/01/2020 (sempre classe 4^E I. C. BARABINO, scuola Primaria Salgari, docenti Arianna Tegami e Maura Grosso)
