SIAMO UNA “CIRCONFERENZA” E NON UNA PERIFERIA!

Illegalità, violenze, paura, sporcizia…è questa la quotidianità che si vive nelle zone periferiche delle città.

Ci viviamo famiglie povere con disagi economici e povertà culturale.

La carenza di lavoro e istruzione non fanno altro che aggravare queste condizioni.

La maggior parte dei bambini, con genitori senza lavoro e senza cultura, restano allo stesso livello dei genitori o ancora peggio! Aumenta la delinquenza, l’illegalità, la droga e di conseguenza il terrore di essere aggrediti, derubati, raggirati, truffati o altro ancora.

Tutto ciò può essere “spezzato” solo da un aiuto educativo o sociale attraverso azioni concrete dello Stato, del Comune o delle Istituzioni Scolastiche.

Il comune dovrebbe assicurare maggiori collegamenti con i mezzi pubblici, permettendo ai bambini di poter frequentare le librerie, aree gioco, cinema, teatro e partecipare ad eventi culturali e manifestazioni sportive al fine di allontanarsi dalla vita di strada e garantire un futuro migliore a tutti i bimbi di periferia.

Oppure, un’altra strategia, dovrebbe essere quella di non farci sentire “periferia” intesa come zona esterna, zona ai margini, zona dormitorio, sobborgo ma viverla come “circonferenza” tradotto dal latino tardo peripherīa, o come si traduce dal greco περιϕέρεια “portare intorno, girare”.

Noi bambini che viviamo “intorno” alla città possiamo e dobbiamo sviluppare, scoprire e realizzare attività , dinamiche innovative con attitudini e capacità proprie della “circonferenza”.

Nelle periferie, come la mia, le chiese, le scuole, i centri sportivi sono vissuti come spazi di aggregazione.

La mia scuola fa grandi sforzi per poter risultare un luogo in cui valorizzare la “circonferenza” trasformandosi spesso in:

– palcoscenico dove è possibile visionare un film, un’opera teatrale o uno spettacolo di burattini;

– palestra in cui effettuare sport non convenzionali, gare e tornei;  

– biblioteca in cui è possibile leggere dei libri, ascoltare testi in lettura, tuffarsi in un testo Kamishibay, scambiare testi;

– laboratorio manuali di creazione: manufatti, saponi, maschere, presepi o biglietti d’auguri, utilizzando diversi tipi di materiali (creta, olio, carta, polistirolo, materiale riciclabile, legno, ecc);

– laboratorio per i genitori diventando un momento di incontro e scambio culturale ed esperienziale;

– spazio in cui condividere merende ecosolidali per conoscere varie culture gastronomiche e attivare opere di scambio culinario;

– ambiente in cui festeggiare e condividere momenti felici e spensierati con musica, danze, mercatini;

– percorsi formativi innovativi di pensiero computazionale, percorsi analogici, gruppi di canto, creazione giornalino scolastico, corso di lingue, ecc.

Devo ammettere che da parte della mia scuola, c’è grande impegno e investimento nell’attivazione di attività che supportino la nostra “circonferenza”!

L’unica cosa che mi sentirei di suggerire è “Scuola aperta da mattina a sera” per poter garantire a tutti di sviluppare, scoprire e realizzare le proprie attitudini e capacità!

ICS “Vittorino da Feltre-Zingarelli”

Plesso San Lorenzo Foggia

Siria Ferrazzano

IV A