Veganismo: uno stile di vita oppure una moda?

Negli ultimi anni, in Italia e in molti altri paesi, il numero di persone vegane è aumentato a dismisura. Ma davvero è una questione di etica? 

di Valentina Marinacci e Lucrezia Luttazi

Mentre il vegetariano sceglie di non mangiare animali di alcun tipo, il vegano evita di mangiare e di utilizzare tutto ciò che è legato al mondo animale, perché contrario allo sfruttamento, alla violenza e alla morte degli animali.

I vegani non consumano alcun prodotto di origine animale, come uova, latticini, miele, ecc… Inoltre non usano pelle, pellicce, lana e cuoio, cosmetici e prodotti testati sugli animali o ottenuti anche da parti di essi.

Alcuni individui scelgono la cucina vegana per questioni di salute: si tratta di un regime alimentare restrittivo anche se più salutista (come sostengono alcuni medici).

Una dieta vegana ha il merito di disintossicare il corpo, mantenendolo nel tempo fresco e pulito: si riducono le calorie, l’organismo è maggiormente protetto da malattie cardio-vascolari, dal diabete e da alcuni tipi di cancro.

Purtroppo però, la dieta vegana può comportare anche carenze di ferro, di calcio, di vitamine e può causare anemia, vertigini, assenza di concentrazione, squilibri intestinali, debolezza e anche perdita di memoria.

Non tutti sono adatti a un regime alimentare vegan. Anzi, la dieta vegana è sconsigliata a bambini, anziani, donne in gravidanza, anemici e celiaci.

Alcune statistiche confermano che il fattore “moda” conti tanto, in particolar modo tra i giovani o le casalinghe. I motivi per arrivare al veganismo sono o per competenze scientifiche o per imitazione, ma dato che molte persone non hanno le competenze scientifiche, arrivano alla dieta vegana per imitazione. 

Queste persone infatti, prima di scegliere l’alimentazione vegana per seguire le tendenze, magari hanno sempre mangiato carne e cibi di origine animale, mentre seguire uno stile di vita come il veganismo richiede molto più tempo e si arriva a tale scelta per sensibilità, cultura o per competenze scientifiche.

In India ad esempio, il 35% della popolazione è vegana o vegetariana, soprattutto per via della religione e della cultura. Proprio in relazione a questo, in un’intera città, a Palitana, nello stato di Gujarat, è stato proibito il consumo della carne, perché la religione non permette il massacro di animali.

Per concludere, in Italia e in altri paesi industrializzati come gli Stati Uniti o la Cina, il veganismo è seguito soprattutto per moda: le persone che possono essere definite “vegane”, lo sono in quanto credono fermamente ad una religione o sono particolarmente sensibili oppure perché possiedono delle competenze scientifiche.