L’impatto della dipendenza nella vita degli adolescenti

Di Ileana Gregori

Stando alle statistiche almeno una volta nella vita un ragazzo tra i 12 e i 18 anni ha provato a fumare una sigaretta. Un vizio quello del fumo, difficile da allontanare una volta iniziato, come d’altronde tutte le più comuni abitudini che si trasformano con il tempo in una ricerca esagerata e patologica del piacere. Questo fenomeno è chiamato dipendenza, a causa del quale l’individuo perde la capacità di un controllo sull’abitudine. Colpisce gran parte degli adolescenti poiché dà inizio ad un comportamento che può avere la funzione di procurare piacere e soprattutto alleviare un malessere interiore. Il ragazzo che ho intervistato ha problemi polmonari dalla nascita e ciò avrebbe dovuto frenare questo desiderio, però come spesso capita, questo fenomeno affonda le radici nel vissuto dell’individuo rendendo così indefinibile il motivo per cui si inizia.

Prima di iniziare a fumare conoscevi i rischi a cui saresti andato in contro?
Si ovviamente, fin da piccoli tutti sappiamo che fumare può portare ad avere tumori e malattie gravi ai polmoni, però non mi è mai importato perché ero troppo piccolo per capire
realmente quello che stavo facendo. Quanti anni avevi quando hai acceso la prima sigaretta? 10 anni.
Perché hai iniziato?
Il motivo è lo stesso della maggior parte dei miei coetanei che iniziano così presto: perché volevo farmi notare e di conseguenza sentirmi più grande.
Hai iniziato di tua spontanea volontà o sei stato influenzato da amicizie sbagliate? 
Un giorno stavo insieme ad un mio amico che conosceva dei ragazzi più grandi, e voleva provare a fumare ed è andato a chiedere una sigaretta a questi suoi amici e l’ha accesa.
Dopo averla iniziata ho deciso di fare qualche tiro anche io e poi da lì abbiamo comprato il nostro primo pacchetto.
A che età ti sei reso conto di non poter più smettere e perché?
Più o meno a 14 anni e me ne sono reso conto poiché a quell’età, ricordo che mi venne la prima polmonite e non riuscivo a non fumare. Volevo non fumare ma ne sentivo il bisogno,
perché sennò avrei sicuramente evitato.
Sei stato anche ricoverato in ospedale a causa della polmonite, pensi che si sarebbe potuto evitare se non avessi iniziato a fumare?
Si sicuramente. Perché era la terza volta che mi veniva la polmonite e avendo fumato non riuscivo a respirare e di conseguenza mi hanno ricoverato in ospedale per un mese.
Ti definisci dipendete dalle sigarette?
Si perché ormai fumo da 8 anni. È una cosa che non mi sento di lasciare poiché è come se mi tenesse compagnia. Avvolte penso di trovare molto più conforto in una sigaretta che
in un abbraccio.
Cos’è per te la dipendenza?
Secondo me è come un bisogno che diventa la tua radice e non ci puoi fare assolutamente niente, si ciba con te e di te.

Pensi esista un modo per smettere di fumare?
Si, di modi ne esistono anche troppi, ma la volontà molto spesso ne è poca. Tu dici la fatidica frase “un giorno smetterò” ma sei consapevole che in realtà non lo farai, perché
alla fine per riuscire a farlo devi volerlo veramente, e se fumare diventa il tuo luogo sicuro, non potrai mai essere convinto di lasciarlo andare.
Se potessi andare indietro inizieresti nonostante tu ora conosca le conseguenze?
Si, perché io penso che ogni singola azione che facciamo ne comporta un’altra, quindi di conseguenza se non avessi cominciato non avrei conosciuto tante persone che ora
definisco importanti nella mia vita, anche se so benissimo che fa male avendolo “testato” sulla mia pelle.