Quando sarò adulta e avrò dei figli o dei nipoti racconterò loro di questo momento della mia vita in cui eravamo obbligati tutti a stare in casa, probabilmente non prenderanno molto sul serio quello che racconterò, perché loro non l’hanno mai vissuta questa esperienza.
Racconterò loro che facevamo molto spesso le video lezioni con le insegnanti, con gli amici e i parenti, all’ inizio era bello il pensiero che sarei stata a casa e che avrei fatto una “piccola” pausa dallo stress della scuola.
Dopo un certo periodo di tempo ho iniziato ad annoiarmi un po’, la maggior parte del mio tempo la dedicavo a fare i compiti, disegnare, dormire o passavo un po’ di tempo in giardino…
Le cose che mi sono lasciata indietro sono tutti i momenti di panico e di paura di essere contagiata o che i miei parenti e amici venissero contagiati, tutti quei momenti in cui avevo il terrore che i miei genitori andassero a fare la spesa.
Tutti quei momenti in cui volevo che tornasse tutto alla normalità, quindi tornare a scuola e fare tutte le cose che facevo prima di quella epidemia.
Da quella esperienza avevo capito l’importanza di andare a scuola, vedere gli amici, uscire un po’ di casa… Insomma avevo imparato molto.
Aida Fracassi, 3E
I.C.Biella3 – Marconi
