QUARANTENA
Stiamo vivendo un periodo che nessuno di noi avrebbe mai pensato di trascorrere nella propria vita. Siamo segregati in casa da quasi un mese ormai, abbiamo completamente eliminato i rapporti sociali, ci siamo dimenticati i pomeriggi al bar con gli amici e l’attività fisica all’aperto…siamo arrivati addirittura a dover evitare di andare a scuola, a lavoro o in qualunque altro posto frequentato abitualmente fino ad un mese fa.
Ricominciamo…siamo a casa da un mese e io già non ce la faccio più!!
Mio fratello non fa altro che allenarsi e pensare a studiare (anche perchè lui avrà gli esami alla fine di quest’anno!); mio padre lavora tutto il giorno al computer e a fine serata sembra un Giamaicano strafatto di marijuana che riesce solo ad alzarsi dalla sedia per sedersi nuovamente, ma sul letto stavolta! Mamma, invece, sta con Ruben: lei non ha cambiato di molto le sue abitudini. Non potendolo ovviamente portare da nonna o all’asilo, passa tutto il giorno appresso i suoi giochetti, guardando ogni ora un cartone diverso per non farlo annoiare: Bing, Masha e Orso, Alvin…
Io studio sì, mi alleno… certo. Ma la cosa che mi pesa molto è capire che questa situazione non andrà a scemare con il passare dei giorni, anzi, potrebbe anche andare solo ad aggravarsi e saremmo costretti a fare questa vita, isolata dal genere umano, addirittura fino all’inizio dell’estate.
L’unica cosa positiva di questa quarantena è che, comunque, in un modo o nell’altro, essendo costretti a vivere in famiglia tutti i giorni (tutto il giorno), stiamo riscoprendo il bello di tante cose, forse dimenticate: per esempio stare con mamma, papà e fratelli, piccoli o grandi che siano, giocando a Risiko o a Monopoli (con papà che perde sempre!) o trascorrere le serate a confidarsi con i fratelli maggiori che, in fin dei conti, saranno gli unici che sapranno sempre cosa dirti.
Forse…non è poi così male stare a casa!
Gabriele Gallitto IV C