L’anoressia


Una malattia grave e pericolosa

L’anoressia, se non trattata in tempo e con metodi adeguati, può diventare
una condizione permanente e nei casi gravi può portare alla morte.
È una malattie complessa, determinata da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, che quindi richiede un trattamento sia del problema alimentare in sé che della sua natura psichica. È più comune in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni.
Al centro del disordine alimentare, c’è da parte del paziente una ossessiva sopravvalutazione dell’importanza della
propria forma fisica, del proprio peso e una necessità di stabilire un controllo su di esso.
L’anoressia può anche dipendere dal fatto che l’individuo subisca situazioni particolarmente traumatiche.
Gli effetti dei disordini alimentari sono molto pesanti, sia sotto il profilo fisico che quello psicologico.
L’anoressia è conseguente al rifiuto ad assumere cibo, determinato da una intensa paura di acquistare peso o
diventare grassi. Spesso, una persona anoressica comincia con l’evitare tutti i cibi ritenuti grassi e a concentrarsi su
alimenti ‘sani’ e poco calorici. Frequentemente i pasti vengono evitati o consumati con lentezza.
La persona anoressica diventa così ossessionata dal cibo che la propria vita finisce con l’essere totalmente
incentrata sulla questione alimentare, impedendo di provare interesse e entusiasmo verso qualsiasi altra cosa.
Internet è un aggravante di questa malattie, come il sito pro-ana, uno dei più pericolosi, dove i ragazzi si rivolgono per cercare una risposta ai loro problemi, tenendo tutto nascosto ai loro genitori e peggiorando la situazione.
Per questo è necessaria la prevenzione, magari attuata anche dalle scuole, così da riconoscere i campanelli d’allarme e aiutare la persona.


Federica Carino, Martina Savarese, Olga Aiello, Marta Scognamiglio 3N Classico 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli