25 Aprile 2020: io resto libero

Noemi Chiasserini, 1B

Una delle ricorrenze da ritenere tra le più significative, per il nostro paese, in assoluto è quella del 25 Aprile.

Ogni anno si celebra la liberazione dell’Italia dal regime fascista e dall’occupazione nazista, conclusa nel 1945. Chiaramente questa è una data simbolica, che coincide con l’inizio della ritirata dei soldati tedeschi e di quelli della repubblica di Salò.

Quando parliamo di libertà ci ritroviamo subito a pensare alla situazione attuale. Molti di noi si sono trovati per la prima volta a subire delle limitazioni riguardo a tutto quello che fino adesso  sembrava scontato, come per esempio andare a scuola, incontrare i propri amici, visitare i propri parenti.

Dall’inizio del lockdown tutto ciò che riguarda i nostri spostamenti, anche i più semplici, è stato molto limitato. Per questa ragione si è sentito spesso parlare erroneamente di una dittatura in riferimento al governo che emanava provvedimenti sempre più condizionanti la libertà individuale dei cittadini.

Paragonare la situazione di quarantena a una dittatura è una delle cose peggiori che abbiamo visto fare in questo periodo. Chiaramente il confronto non ha motivo di esistere, ma se è stato fatto, significa che qualcuno non ha accettato di vedere la propria libertà limitata per un certo tempo.

Il punto è che questo aspetto è obbligatorio per fermare l’emergenza sanitaria in cui ci troviamo. Inoltre questa situazione ci ha fatto comprendere la responsabilità della libertà perché non si può vivere da soli, perché senza l’altro la vita si svuota.  

La responsabilità della libertà ci riporta al tema del 25 Aprile. L’importanza di questa festa è indubbia, perché dà l’impressione di avere un motivo concreto per cui gioire e festeggiare ogni volta. Quest’anno sono state numerose le iniziative on-line per rendere questa ricorrenza viva anche in lontananza. Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è 25-aprile-2020-2-700x467.jpg

La fine del regime fascista ha influenzato quasi ogni aspetto della vita che conduciamo oggi, ed è importante che tutti comprendano il valore della libertà di cui possiamo godere, soprattutto perché se possiamo considerarci liberi  è grazie alle lotte e ai sacrifici di persone che hanno capito cosa si provasse a non esserlo. Tantissimi uomini, donne e ragazzi hanno dato la vita per liberare il nostro paese ed è giusto ricordarli.

Aprendo un libro di storia o chiedendo ai più anziani si può solo provare ad immaginare cosa comporti vivere sotto una dittatura come quella fascista, per questo il 25 Aprile è una delle feste più importanti, perché è grazie alla Liberazione se siamo liberi di pensare e agire secondo le nostre opinioni e ci sacrifichiamo  per il bene della collettività.

Nonostante questo la festa della Liberazione è vista ancora negativamente da molti, mentre la forza straordinaria di questo evento, che dovrebbe unirci, è proprio dovuta al fatto che probabilmente quello fu  l’unico momento in cui tutte le persone, indipendentemente dalle idee politiche, mettendo da parte le loro differenze si allearono per abbattere il fascismo.

Per queste ragioni dovrebbe essere nell’ interesse di tutti festeggiare la Liberazione, perché anche chi grida all’ inutilità di questa ricorrenza può farlo perché qualcuno è morto per la sua libertà.  Soprattutto quest’anno, perché il 25 Aprile 2020 ci fa sperare che la quarantena ci sia servita da insegnamento per apprezzare la libertà di cui approfittiamo ogni giorno per scegliere di essere una comunità civile ancora più unita e solidale, pronta a lavorare per obiettivi comuni, pronta a ricostruire insieme e a conservare libertà e democrazia..