Secondo alcune persone, il quartiere di Sant’Eusebio è un quartiere pericoloso. Sarà davvero così?
Oggi, martedì 2 giugno, ci troviamo nel quartiere di Sant’Eusebio per scoprire lo stile di vita degli adolescenti in questo quartiere; qui con noi abbiamo un ragazzo del quartiere che si è prestato a rispondere ad alcune domande.
– Che problemi ci sono nel tuo quartiere?
Un problema che noto nel mio quartiere è la troppa presenza di ragazzi e ragazzini con le casse che riproducono musica ad alto volume.
– Ci sono delle cose belle? E brutte?
Il paesaggio visto dal balcone è molto emozionante, c’è un bel panorama e un bel parchetto. La cosa brutta è che nel parchetto ci sono questi ragazzi con la musica ad alto volume.
– Cosa miglioreresti nel tuo quartiere?
Nel mio quartiere non migliorerei niente è già ben strutturato. Mi piace così com’è.
– Com’é la vita in questo quartiere?
La vita in questo quartiere è tranquilla, a volte si generano dei problemi ma tutto nella norma.
– Che abitudini hai/hanno gli abitanti?
Sinceramente non ne ho idea.
– Hai paura di uscire la sera?
Di sera le vie diventano un ambiente da film horror, quindi un pochettino sì.
– Conosci i tuoi vicini di casa?
Il mio condominio si divide in 3 scale e di quella in cui abito conosco tutti.
– Hai mai avuto discussioni con qualcuno?
No, non mi è mai capitato.
– Quali sono i “rumori” del tuo quartiere?
Spesso un mio vicino ha il volume della TV troppo alto e si sente fino a tarda notte. Altri rumori sono i suoni delle auto, il fruscio delle foglie degli alberi o le finestre che sbattono a causa del vento.
– Qual è la cosa speciale del tuo quartiere?
Il parco sotto casa mia e il paesaggio.
– Da quanto tempo vivi qui?
Da quando sono nato, quindi, da sempre.
– Hai mai pensato di cambiare? perché?
Sinceramente no, sto molto bene e conosco tanta gente, mi dispiacerebbe cambiare quartiere.
– Come dovrebbe essere il tuo quartiere ideale?
Mi piacerebbe abitare in un quartiere fuori dal centro città, così da evitare il casino e la troppa gente.
– Infine, ti piace il tuo quartiere?
Sì.

di Luca di Pietro, 3H