Sesto San Giovanni, una città quasi perfetta

Vi racconto il mio quartiere

Con più di 80.000 abitanti, Sesto San Giovanni si inserisce tra le 70 città più popolose d’Italia, settima in Lombardia e soprattutto al primo posto nella cintura urbana di Milano.

Facendo un’intervista ad alcuni vicini e familiari sul comune di Sesto San Giovanni è emerso che ai cittadini piace vivere in questo quartiere per i numerosi servizi che offre:  treno e metropolitane,  autobus urbani e interurbani, due centri commerciali, l’ospedale, la presenza sul territorio di tutte le scuole dal nido fino alle superiori e la vicinanza ad università prestigiose . Non mancano attrazioni contemporanee, come gallerie, musei e spazi dove vengono organizzati eventi culturali, sportivi e di svago: la Galleria Campari, lo Spazio MIL, lo Spazio Arte, il Palasesto, il campo Dordoni e il Carroponte, sede di importanti concerti nelle estati milanesi. D’altra parte i cittadini segnalano la ferrovia, che taglia la città in due, come un aspetto negativo.

Alcuni progetti che coinvolgono i ragazzi:

– TeenAngels

Progetto che trasforma i giovani annoiati e creatori di alcuni disagi pubblici in volontari a supporto della clientela del centro commerciale . Un’idea del sindaco Roberto Di Stefano insieme al direttore del centro commerciale Vulcano. I TeenAngels aiuteranno la vigilanza interna del centro e la clientela più fragile a fare e trasportare la spesa. La loro esperienza sarà arricchita anche da incontri motivazionali con gli educatori del servizio Informagiovani, esponenti di Forze dell’Ordine (corso gratuito di difesa personale), del volontariato (corso gratuito di rianimazione cardio polmonare), formatori (corso gratuito sui contenuti social e sui pericoli del web. Per i ragazzi è prevista una certificazione delle competenze da parte di Comune e Centro Commerciale.

– Mediazione Familiare Digitale

Progetto che nasce dall’esigenza di fornire un sostegno alle famiglie con figli minori, specialmente in un momento come questo dove il distanziamento sociale fa emergere difficoltà e piccole crisi che si riverberano nel quotidiano, con lo scopo di trasformarle in un’opportunità di crescita e cambiamento. Per quanto i figli non partecipino all’incontro, in realtà ne sono i veri beneficiari perché aiutati indirettamente gettando luce sui loro bisogni primari. Obiettivo di questo progetto è da un lato prevenire l’esito di danni distruttivi delle relazioni tra genitori e figli, che i conflitti non opportunamente gestiti rischiano di provocare, e dall’altro rinegoziare regole per i conflitti pre-adolescenziali nel post pandemia.

– Metti una serata al carroponte

Attraverso un bando di concorso “…metti una serata al carroponte…” viene data opportunità a gruppi di ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 25 anni di presentare progetti per la realizzazione della propria serata ideale al carroponte (che programmazione mi piacerebbe avere, con quali tempi, quali le idee innovative ecc.). I partecipanti verranno accompagnati alla realizzazione di un evento pubblico attraverso un percorso di formazione e accompagnamento.

Fonti:

//www.milanocittastato.it/grande-milano/mollo-tutto-e-vado-a-sesto-san-giovanni-le-10-attrazioni-dellex-stalingrado-ditalia/

//ilpuntonotizie.it/ragazzi-annoiati-a-sesto-arrivano-i-teenangels/

//www.cooplotta.it/politiche-giovanili/educativa-territoriale/metti-sera-carroponte-sestosg/

//www.nordmilano24.it/2020/04/29/sesto-san-giovanni-parte-progetto-mediazione-familiare-digitale/

Giulia Zumpano, 3G