Il ministro dell’istruzione Fioramonti è stato chiaro: dal settembre 2020 saranno introdotte nelle scuole 33 ore annue, circa una alla settimana, di studio dei cambiamenti climatici e delle questioni ambientali; “l’intero ministero sta cambiando affinché la sostenibilità e il clima siano al centro del modello educativo”. Così come per l’educazione civica, non saranno aggiunti né professori, né ore. Questa “nuova materia” introdotta, potrebbe rivelarsi, oltre che una lezione interessante per i ragazzi e, se vogliamo, “interdisciplinare”, anche un buon metodo per sensibilizzare i giovani studenti all’attualità e ai problemi che affliggono il mondo al giorno d’oggi.
Per quanto riguarda la scelta del tema di storia tra le tracce della maturità, il ministro ha affermato: “Ho fatto in modo che la traccia di storia venisse evidenziata tra quelle obbligatorie alla prossima prova di maturità, come è stato richiesto da tanti storici e come da tempo veniva richiesto anche da parte della società civile”.
Sempre Fioramonti, ha continuato parlando del bando per il concorso straordinario per l’immissione in ruolo, che dovrebbe portare in ruolo entro settembre 2020 almeno 24 mila precari, ma che ha anche ottenuto una grande opposizione da parte di Anief, che ha infatti indetto uno sciopero con sit-in in piazza Montecitorio il 12 novembre; e è poi passato a discutere del problema economico, spiegando la questione di sotto-finanziamento del Miur, dicendo che le risorse sono state “ridotte drammaticamente, sia in termini economici che umani”. L’ultimo, ma non meno importante, argomento trattato in audizione è stato quello delle mense scolastiche, a riguardo del quale il ministro ha affermato che serve un grande sforzo e un grande impegno per superare le differenze territoriali e evitare qualsiasi tipo di discriminazione.
Viola Maestri / Liceo Classico Galileo di Firenze
17 Luglio 2020