È forse il fato artefice del nostro soffrire?

È forse il fato artefice del nostro soffrire?
E va alla fortuna il merito del nostro gioire?
All’agnello ogni nostro candido agire
e al diavolo ogni perfido fallire?
È, forse, per mera ignoranza che l’uomo di tutto ciò si compiace?
O l’incapacità di trovare in se il divino che non gli dà pace?
Assai bizzarra è la creatura:
pretende di comprendere l’universo,
quando dell’universo che in lei risiede ha paura!
Un universo inesplorato, che crediamo sommerso,
ma che, come un fanciullo, va indirizzato con cura.
È in mano nostra che il destino si afferma,
è solo uno strumento a noi poco conosciuto,
e finché l’uomo non esplora tale armonia,
forse, chissà, sarà proprio ciò che, muovendo questa penna, continuerà la poesia!

Danilo Guardabasso I B Liceo scientifico Istituto “G. Carducci” Comiso (RG)