Sola – Scritto sul corpo

Una donna che ha subito violenza? È la prima cosa che potrebbe risultare e, riflettendo sul dipinto, mi sono detto: “sì, può essere”.

“Sola”. Il titolo dell’opera fa trasparire molto. Una donna che si sta vestendo, con il capo chinato, ad indicare la tristezza forse di una quotidianità svuotata di emozioni. Un essere che avverte la propria fragilità e l’inadeguatezza dell’uomo che le vive accanto. Gli occhi non sono visibili, nascosti dalla lunga frangia bionda, ma nella mia mente sono grigi, socchiusi, forse vuoti, segno di quell’abitudine a subire indifferenza per la quale non dispera più.

Deve farci riflettere come il soggetto del quadro sia una sorta di storia “a specchio” per molte altre donne. Lo specchio riflette e fa riflettere.

Quello che dovrebbe essere un legame d’amore, a volte può consumarsi, diventare sterile e solitario in una gabbia soffocante. Basterebbe ridare valore al quotidiano, agli affetti e mettere al primo posto il RISPETTO.

Quindi “sì, può essere” , perché violenza è anche il non fatto e il non detto.

Riccardo Vicoli